Magazine Cinema
Produzione : Zeppotron
Puntate : 5 (1 episodio da 45 minuti , 4 da 25 minuti )
Mentre in un affollato studio televisivo fervono i preparativi di una puntata de Il Grande Fratello ( versione inglese ) , una misteriosa epidemia si è portata via quasi tutta la popolazione lasciando solo orde di zombies.All'inizio dentro la casa de Il Grande Fratello non ci si accorge di nulla, presi come si è dall'isteria della trasmissione televisiva, ma presto i concorrenti del reality show si accorgeranno che c'è qualcosa che non va. Non c'è più nessuno che li controlla e soprattutto dovranno cominciare a lottare per la propria vita perché sono circondati da un numero impressionante di zombie....
Ancora una miniserie dall'Inghilterra e ancora una qualità molto alta: ma che avranno questi inglesi?
E perché riescono a raccontare così bene le storie di zombie nonostante non siano un'invenzione della terra d'Albione?
Non so quale sia la risposta , la mia interpretazione è che , essendo fondamentalmente degli isolani,gli inglesi abbiano un concetto dell'isolamento tutto diverso rispetto a noi, una sorta di abitudine legata a fattori geopolitici e questo li faciliti nel raccontare storie in cui è protagonista una Terra svuotata e disabitata.
Riuscirono a raccontarlo benissimo nella serie televisiva anni '70 , un cult personalissimo di cui conservo tutti i dvd , I sopravvissuti creata da Terry Nation ( e anche il remake di qualche anno fa non è da buttare via ) e riescono a raccontarlo anche in questo Dead Set in cui è vero che i protagonisti sono gli zombies ( e sono anche di piede veloce quasi rigettando uno dei dogmi romeriani), ma è anche vero che molto del tempo la cinepresa indugia su scenari desolati che brillano per l'assenza di ogni forma civilizzata.
E poi c'è l'interno della casa de Il Grande Fratello; sia quella parte dello studio in cui ci sono i concorrenti, ignari di tutto, sia quel girone infernale che la circonda tra registi oltre la crisi di nervi, produttori dittatori e un'isteria collettiva che serpeggia tra tutti coloro che fanno parte di questo carrozzone.
Certamente , Romero è ben più che un'ispirazione ma qui si va anche oltre perché a ben vedere non è facile distinguere quali siano i veri zombies, se appartenga a questa schiera quel manipolo di ragazzotti decerebrati che cercano la notorietà prendendo la scorciatoia del reality show senza alcun merito o capacità particolare ( anzi a vedere il personaggio di Pippa, una vera e propria caricatura, siamo ampiamente al di sotto della soglia di intelligenza media), praticamente incapaci di reagire a quello che minaccia le loro vite, oppure che siano gli antropofagi che infestano tutto il mondo che c'è intorno a quello studio televisivo.
E la preoccupazione del produttore è solo quella di non vedere cancellato il proprio programma.
L'isteria collettiva , quel brulicare nel dietro le quinte, quel sovraccaricare i personaggi che sono dentro la casa o in cabina di produzione ha un intento evidentemente satirico verso Il Grande Fratello e tutta la deriva mediatica che ha creato a partire dalla sua creazione arrivando a creare un vero e proprio corto circuito quando si usa come set una casa usata per un'edizione del programma e si utilizza addirittura la storica conduttrice del programma nei panni di se stessa, Davina McCall per non parlare della produzione ad opera della Zeppotron, società di proprietà della Endemol, colosso televisivo che ha creato Il Grande Fratello.
Insomma è un po' come ironizzare su stessi, anche in maniera pesante e senza troppo curarsi sia di quanto sia crudo il linguaggio sia del realismo degli effetti speciali, ad alto livello di truculenza, non adatti agli stomaci più delicati.
Qualcosa che ha ben poco di televisivo , il gore si spinge veramente ad alti livelli.
Dead Set è una serie ottimamente scritta e fotografata, con personaggi ben delineati dai quali emergono chiari l'egoismo e le divisioni che possono allontanarli dalla salvezza.
Zombies dentro e zombies fuori, un corridoio che li divide ma che poi diventa il loro trait d'union in cui gli uni si confondono con gli altri.
E quell'ultima sequenza, bellissima, disperata in cui lo zombie si guarda nella telecamera , smarrito, spaesato per quanto possa esserlo un organismo non vivente non dotato di materia cerebrale funzionante, ma forse è la visualizzazione del nostro di smarrimento mentre lo stiamo guardando, con tutte quelle telecamere puntate su quegli occhi che fissano stolidamente il vuoto....
Reality bites....
PERCHE' SI : ben scritta e fotografata, personaggi ben delineati, ottimi effetti speciali
PERCHE' NO : gore a livelli altissimi che non è adatto agli stomaci più delicati, troppo breve
( VOTO : 8 / 10 )
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