Magazine Cinema
Episodi : 5 da 60 minuti cadauno
Arnott, poliziotto dell'antiterrorismo si rifiuta di coprire l'errore dei colleghi che durante un'irruzione hanno ucciso la persona sbagliata credendo fosse un terrorista. Bruciata la carriera viene trasferito alla sezione AC-12, la sezione disciplinare, in cui viene messo ad indagare su Tony Gates, popolarissimo ispettore, benvoluto da tutti e diverse volte poliziotto dell'anno, riguardo ai suoi metodi e a certe scorciatoie da lui prese durante le indagini. Naturalmente i colleghi di Tony Gates lo proteggono e lo venerano come un dio mentre Arnott viene guardato con estremo sospetto, quelli della disciplinare sono guardati un po' tutti come traditori della causa.
Purtroppo per loro a Tony Gates è capitato un guaio, una brutta storia di ricatti con in mezzo anche degli omicidi in cui va di mezzo anche la sua vita privata , e deve dare il meglio di se stesso per risolverlo.
E forse non basterà neanche.
Line of duty è la nuova creazione di Jed Mercurio, autore di un'altra serie da me amatissimo di una decina d'anni fa, Bodies, la storia di un reparto di ginecologia in un ospedale agitato da una lotta interna per il potere , una lotta selvaggia e senza esclusione di colpi.
Niente minchiatine sentimentali all'americana ma dilemmi etici pesanti come macigni, scelte dolorose da fare in continuazione e un'intensità rara da trovare in una serie televisiva.
Evidentemente a Jed Mercurio piace così perchè pur cambiando lo sfondo, qui siamo in un reparto di polizia , la gloriosa Scotland Yard, la sua tecnica di costruire pathos mattone per mattone è rimasta la stessa.
E marca ancora una volta la differenza tra le serie tv inglesi e quelle americane: tecnicamente alla BBC non hanno nulla da invidiare ai colleghi di Oltreoceano e dal punto di vista dei contenuti riescono a orchestrare storie molto più complesse, da leggere a più livelli e che non si possono affrontare a cuor leggero.
Qui si pende letteralmente dalle labbra dei protagonisti, non si perde una battuta altrimenti c'è il rischio di capire poco o nulla del proseguio ma anche perchè ti sembra di fare uno sgarbo a chi ha scritto la sceneggiatura.
Line of duty è così: da vedere tutta in un fiato, intensa come poche, confezionata benissimo con una fotografia bellissima e una regia cinematografica ( dai, non possono essere anonimi registi di televisione quelli che dirigono questi episodi), dialoghi che non sono mai buttati a caso e un disegno dei personaggi meticoloso e soprattutto credibile.
Non sono supermen e anche quelli che lo sembrano hanno i loro punti deboli.
Vedi Tony Gates , un superpoliziotto a prima vista integerrimo e che invece ha una vita privata che lo rende debole e ricattabile.
Altra cosa che colpisce di Line od duty ed era la stessa cosa anche in Bodies , è che non si riesce ad empatizzare per i protagonisti: rimane sempre un certo distacco perchè Arnott che dovrebbe stare totalmente dalla parte della legge e che si è bruciato la carriera per essere troppo onesto e ligio alla sua coscienza , non è tutto questo mostro di simpatia e anche lui usa le sue belle scorciatoie per arrivare a quello che vuole, Gates è il classico uomo che si trova nel bel mezzo delle sabbie mobili e cercando di uscirne , va invece sempre più a fondo e anche gli altri protagonisti, tra traditori e infiltrati non possono riscuotere approvazione da parte dello spettatore.
Insomma Scotland Yard è un bel covo di vipere e in Line of duty la sua immagine ne esce a pezzi .
Ed è anche per questo che ha negato qualsiasi forma di aiuto agli autori della serie.
Evidentemente hanno colto nel segno e si sono offesi.
Alla BBC naturalmente non si sono persi d'animo e con l'aiuto di consulenti , ex poliziotti e ascoltando attentamente tutte le voci di corridoio che trapelavano all'esterno tramite varie gole profonde hanno disegnato un quadro realistico e assolutamente non agiografico.
Altro motivo di originalità è la presenza di un bambino, tredicenne o giù di lì , cattivissimo, un villain fatto e finito che picchia come un fabbro e non si fa scrupolo a torturare la gente collaborando con quelli più grandi di lui.
Pare che sul set ci fosse la presenza costante di uno psicologo per sostenerlo nelle scene più violente, tutte molto, molto verosimili.
Il difetto di Line of duty è che finisce troppo presto , dalla prima puntata ne vorresti ancora.
Naturalmente inedita in Italia ( e che ve lo dico a fare?) forse perchè come dicono in Alto Adige ha troppa cazzimma e potrebbe urtare gli animi più sensibili.
In Inghilterra è in corso la seconda stagione.
Già si freme nell'attesa....
( VOTO : 8 + / 10 )
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