Produzione e distribuzione: Temple Street Productions, BBC America, Space Tv Canada
Episodi : 10 da 43 minuti cadauno
Sarah, una spiantata che vive di espedienti alla stazione assiste al suicidio di una ragazza. Le ruba la borsetta abbandonata lì sul selciato e guardando i suoi documenti si accorge che si somigliano come due gocce d'acqua. E' ( o meglio era ) una poliziotta e Sarah ne assume l'identità , aiutata dal suo amico Felix, al fine di sistemare la sua vita incasinata con i risparmi della defunta , ben 75 mila dollari.
Ma la cosa non è così semplice: conosce altre ragazze che somigliano a lei in tutto e per tutto, scopre che sono tutte dei cloni fabbricati in laboratorio e soprattutto c'è qualcuno che sta uccidendo questi cloni a uno a uno.
E lei , nei panni della poliziotta è più in pericolo delle altre....
Orphan Black è una serie di produzione canadese e statunitense creata da John Fawcett e Graeme Manson.
La storia comincia senza troppi preamboli con una ragazza che si butta sotto un treno: una morte come tante altre ma il colpo di genio, uno dei tanti colpi di genio disseminati nell'arco della prima stagione, è come viene gestito il dopo.
Si snocciola una coincidenza praticamente incredibile come se fosse la cosa più normale del mondo, ma non si dà tempo allo spettatore nemmeno di soffermarsi a pensare quanto possa essere privo di verosimiglianza quello che ha appena visto, frutto di una casualità allo stesso livello della vittoria in una lotteria miliardaria, perché già in pochi minuti si è risucchiati in un vorticoso gorgo di thriller,
Lo spettatore all'inizio è smarrito proprio come la sua protagonista, del resto vede tutto con i suoi occhi, ed è proprio questo senso di smarrimento, questo sentirsi pecora in un mondo di lupi che domina nella prima stagione.
Il risultato è uno show sempre in bilico tra vari generi, in cui si parla di cloni e di corna con lo stesso cipiglio, una serie che acquista profondità col procedere delle puntate perché all'aumentare dei cloni in scena proporzionalmente corrisponde un'impennata di curiosità sul come potrà mai andare a finire una faccenda incasinata come poche.
Senza tralasciare una corposo contrappeso ironico che si fa sentire lungo l'arco di tutta la stagione e che si rivela vincente.
Insomma una prova di virtuosismo da grande attrice che però non è fine a se stesso ma necessario per dare linfa vitale e credibilità a una storia per certi versi assurda ma che procede in un continuo crescendo di intensità.
Tra sociologia di stampo marxista ( alla fine allora è vero che l'ambiente condiziona l'uomo a vedere le varie inclinazioni che hanno preso i vari cloni) , cospirazionismo cosmico e action/thriller story, Orphan Black è uno show veloce e incisivo, coloratissimo sia negli interni che negli esterni canadesi con un cromatismo e quell'aria misteriosa che ricorda da vicino quel piccolo gioiello della televisione inglese che era la prima stagione di Utopia.
Ma qui non c'è la ricerca di Jessica Hyde, perlomeno non di una sola Jessica Hyde.
Qui ce ne sono tante.
Almeno una decina.
E ti metti lì magari anche un po' annoiato a vedere il pilot ( bello ma non sconvolgente) e ti ritrovi a volerne sempre di più.
Personalmente ho fatto una maratona senza sosta di otto puntate, una dietro l'altra, dalla terza alla decima: circa cinque ore e spiccioli al cambio .
E ancora non mi bastava.
PERCHE' SI : ritmo elevatissimo, una protagonista in una prova di istrionismo encomiabile, una storia che ti lascia sempre col fiato sospeso
PERCHE' NO : difficile trovare difetti , forse a qualcuno può non piacere quella sua aria da B movie , richiede quel surplus di attenzione che spesso non viene garantito a una serie tv, qualche personaggio di contorno messo scarsamente a fuoco in una seconda parte di stagione che ne introduce sempre di nuovi, finale con troppe domande ancora in sospeso....
( VOTO : 8 / 10 )