Magazine Cinema
Produzione e distribuzione : BBC Scotland
Episodi : 2 da 60 minuti cadauno ( Stagione 1), 6 da 60 minuti cadauno ( Stagione 2 )
Il detective Jimmy Perez è alle prese con vari casi di omicidio avvenuti nelle isole Shetland.
L'omicidio di un'anziana nativa delle Shetland vicino ad un sito archeologico e quello di una giovane ricercatrice sono legati in qualche modo alle vicende del cosiddetto Shetland Bus , una staffetta di navi che durante la Seconda Guerra Mondiale operava viaggi clandestini tra la Scozia e la Norvegia , sotto il dominio nazista, portando armi e agenti segreti dentro e fuori del Paese scandinavo. ( Red Bones , Stagione 1 ).
L'omicidio di una teenager il cui corpo è ritrovato sulla spiaggia è legato alla scomparsa di una bambina dal nome simile avvenuta una ventina di anni prima e il primo sospettato è un uomo solitario e osteggiato da tutti ( Raven Black, Stagione 2 ).
La morte in un sospetto incidente automobilistico di un giornalista investigativo , vecchio amico di Jimmy Perez, nasconde in realtà un omicidio a cui se ne aggiunge anche un altro. Esaminando le memorie del giornalista si verrà a capo della faccenda legata ad oscure manovre commerciali dopo alcuni colpi di scena ( Dead Water , Stagione 2 ).
Una scienziata viene uccisa nell'Osservatorio ornitologico sito nell'isola di Fair ( una delle Shetland, 70 abitanti in tutto ), posto in cui è nato Jimmy Perez. Lui arriva via nave assieme alla figlia e alla sua collaboratrice e deve venire a capo del mistero prima che finisca il blocco dei voli a causa delle avverse condizioni meteorologiche ( Blue Lightning , Stagione 2 ).
Gli 8 episodi ( che possono essere anche suddivisi in quattro episodi doppi, ogni caso criminoso è trattato sulla lunghezza delle due puntate ) che compongono le due stagioni di questa serie crime prodotta da BBC Scotland sono tratti dai romanzi omonimi ( e tutti bestseller) dell'acclamata scrittrice di gialli Ann Cleeves , creatrice del personaggio di Jimmy Perez e di una serie di libri in cui lui è protagonista.
E c'è anche un'altra serie di libri della succitata scrittrice che è stata già riadattata su piccolo schermo, il ciclo di Vera Stanhope, in una serie tv intitolata semplicemente Vera e con la bravissima Brenda Blethyn nella parte della protagonista ( prossimamente su queste pagine).
Shetland è una serie televisiva partita abbastanza in sordina, con una sorta di doppio episodio di prova, nel 2013 e poi approdata a una durata più canonica per la fiction inglese , cioè i 6 episodi della seconda stagione andata in onda durante il 2014 con ottimi dati di audience televisiva.
E per il 2015 è stata già confermata una terza stagione che tratterà però un solo caso, ovviando alla mancanza di una trama orizzontale delle prime due stagioni, organizzate su vicende criminose totalmente risolte in due episodi e in verità abbastanza parche di riferimenti alla vita passata di Jimmy Perez.
E' questa infatti la cosa che manca principalmente al personaggio principale della serie: una caratterizzazione più profonda del protagonista, detective ligio al suo lavoro, dotato di buona intuizione ma assolutamente non un superman o un formidabile deduttore alla Sherlock Holmes.
E' un uomo di buon senso, molto limpido, recitato con acume dal bravo Douglas Henshall , un uomo da quello che si vede senza passato e questa scelta in qualche modo ne determina una certa mancanza di profondità.
Probabilmente è anche una scelta consapevole, in fondo parliamo di una crime series, genere più che consolidato nella fiction inglese rispondente a precisi canoni formali e sostanziali che però si svolge su uno sfondo molto particolare come quello delle solitarie isole Shetland.
Un anfratto lontano sia dalla Scozia che dalla Norvegia, isolato sia geograficamente ma anche culturalmente , poco sfruttato dagli itinerari turistici, nonostante le vestigia archeologiche, uno di quei luoghi che ti vien voglia di preparare subito i bagagli e partire col primo mezzo di locomozione utile per vivere un'esperienza fuori del tempo.
Le isole Shetland sono proprio così, fuori del tempo, un microcosmo a parte che ha poco più di ventimila abitanti , e proprio questa loro peculiarità rende questa serie incredibilmente affascinante ( cosa amplificata nell'ultimo episodio ambientato sull'isola di Fair che di abitanti ne conta 70 ).
Basta solo una panoramica, un campo lungo della telecamera che magari segue l'auto di Jimmy Perez che si inerpica per quelle strettissime lingue d'asfalto che tagliano il verde della brughiera ( perché di alberi non ce ne sono) per essere rapiti e cominciare a perdersi con la fantasia in un altroquando magico.
La memoria corre subito a un'altra serie inglese di cui abbiamo parlato di recente , Hinterland ( di cui abbiamo parlato qui ), strutturata alla stessa maniera, con casi che si chiudevano sulla lunghezza della puntata doppia e anch'essa che faceva leva su un'ambientazione inconsueta come l'aspra brughiera gallese, diversa anche cromaticamente dal resto dell'Inghilterra.
Parlando dell'ambientazione si rischia di sottovalutare la scrittura dei vari episodi, comunque soddisfacente all'interno di uno stile ormai consolidato da tipico crime inglese.
La durata ragguardevole di ogni caso trattato permette di dare un ampio respiro a ogni vicenda e a inserire nei punti strategici opportuni colpi di scena che vanno a ravvivare una narrazione comunque dal passo lungo, tipico della produzione nordica ma che rispetta anche tutti i caratteri di tipicità della classica serie crime inglese: quindi personaggi che fanno della normalità assoluta la loro carta vincente, una qualità tecnica ragguardevole, un paio di guest stars di spicco che svolgono egregiamente il loro lavoro ( Brian Cox in Red Bones e John Lynch in Blue Lightning) e una recitazione assolutamente al di sopra della media.
Lo standard degli episodi è piuttosto alto ma l'ultimo episodio Blue Lightning, quello ambientato sull'isola di Fair si segnala per una narrazione dal ritmo notevolmente più spedito rispetto agli altri casi criminosi trattati e per affrontare abbastanza di petto il discorso della chiusura socioculturale degli isolani.
Ci vuole poco a diventare fan della serie Shetland: basta vedere i titoli di testa e innamorarsi di un posto incantato di cui non sapevamo nulla fino a pochi secondi prima...
PERCHE' SI : ambientazione di incredibile impatto, ottima recitazione, solita qualità tecnica molto alta al servizio di una scrittura più che soddisfacente.
PERCHE' NO : a causa della sua struttura ( ogni caso due episodi) manca del tutto la trama orizzontale e questo toglie un po' di profondità al personaggio di Jimmy Perez recitato però con notevole applicazione da parte di Douglas Henshall, il passo talvolta è lungo e la fa somigliare più a una serie nordica che a una inglese.
( VOTO : 7,5 / 10 )
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