Magazine Cinema
Produzione e distribuzione : Showtime networks
Episodi : 10 da 60 minuti cadauno
Noah è un professore di lettere di 45 anni, con famiglia numerosa a carico, quattro figli e una moglie che lo ama. Ha anche pubblicato un bel libro ma che , come dice lui, avranno letto in 20 e ne sta preparando con mille difficoltà un altro.
Con la moglie va in vacanza presso l'isola dove abitano i suoceri, molto ricchi e altrettanto insopportabili e lì a un fast food conosce Alison, cameriera dalla vita molto complicata.
E siccome a Noah non piacciono le cose semplici comincia con lei una travolgente relazione...
E' la prima volta che vedo qualcosa come The Affair, uno show televisivo su amori impossibili e tradimenti molto ma molto possibili, uno show che facilmente poteva scivolare nella soap opera o nel cazzeggio sentimentale alla Melrose Place dove tutti trombavano con tutti, erano tutti cornuti, ma erano anche tutti contenti..
Devo ammetterlo, actually it's not my cup of tea, però non ho potuto fare a meno di proseguire nella visione, catturato nel vortice di chiacchiere e di amplessi visti da una duplice prospettiva, quella di lui e quella di lei..
A un certo punto ho pensato che, visto che The Affair si ingrossava puntata dopo puntata, il titolo si riferisse al birillo di Dominic West sempre al lavoro in un numero spropositato di trombate ( con Alison, con la moglie e con un nugolo di prestanti donzelle quando si trova in un momento di "libertà" sentimentale) e devo dire che in dieci puntate ho ormai una discreta conoscenza anatomica delle sue chiappe, visti i primi e i primissimi piani che le vedono assolute protagoniste.
Ma questa è una battuta stupida che non rende l'idea.
The Affair è la storia di un adulterio, anzi di due, perché anche Alison è sposata, ma non è così semplice.
C'è un fatto criminoso alla base , che noi ignoriamo, e c'è un detective a cui Noah e Alison raccontano separatamente la loro versione dei fatti che li hanno coinvolti, un ottimo espediente narrativo , una specie di giochino con lo spettatore invitato a trovare le differenze tra le due versioni.
La caratteristica vincente di The Affair a parte l'ingegnoso espediente narrativo che serve per ravvivare una normalissima storia di corna, è il disegno dei personaggi, accuratissimo.
Noah è un uomo di mezza età che non riesce a pensare a se stesso , vive una vita mediamente felice, o almeno crede di farlo, fino a che va a casa dei suoceri e tutti i nodi vengono al pettine.
Non è innamorato più della moglie come era prima, vista forse come un appendice dello strapotere economico dei suoi suoceri di cui rifiuta sempre l'aiuto per orgoglio, conosce una donna con uno sguardo che lo penetra , timida e desiderabile con una situazione familiare estremamente complicata.
E forse , siccome l'erba del vicino è sempre più verde e siccome l'uomo non può stare senza cacciarsi nei guai, è catturato nel vortice di una passione a tratti frustrante fatta di attimi rubati , bugie, baci fuggevoli e amplessi furiosi.
Alison è il personaggio più sfuggente: occhi del color del mare in tempesta, uno sguardo sempre in bilico tra timidezza e inquietudine, una a cui piace giocare a concedersi e a sottrarsi , un gioco terribile per chi lo subisce ma di cui lei non sembra essere nemmeno consapevole.
Forse non lo sa neanche lei perché è attratta da quell'uomo di mezza età con una schiera quasi infinita di figli al seguito: o forse sì, lo vede come l'unica possibilità di fuga da una vita che la sta soffocando, lentamente ma costantemente.
In dieci puntate non sono riuscito a capire quanto ci sia di sincero nel suo sentimento e purtroppo il finale di stagione in questo senso non è certamente d'aiuto.
Peculiari anche le figure dei cornificati: se Helen si trasforma da moglie amorevole in una Erinni scatenata quando scopre di essere stata tradita , ma riesce a filtrare tutto attraverso una razionalità che non le viene mai meno provando fino allo spasimo a rimettere insieme i cocci del suo matrimonio, Cole, il marito di Alison è una specie di bufalo impazzito che non sa dove andare o come comportarsi e che agisce solo affidandosi al suo istinto, a dire il vero piuttosto fallace.
Al contrario di Helen, lui continua a vedere il sogno in Alison nonostante il muro che si è alzato tra di loro per la perdita dell'amatissimo figlio di quattro anni, inghiottito da quel mare da cui Alison vuole scappare.
Non è uno show perfetto questo The Affair ma coinvolge perché racconta una storia possibile, molto verosimile, scoperchia un vaso di Pandora di paure represse e di domande che quasi ognuno di noi tende a farsi ma non confesserebbe mai di averlo fatto.
Le puntate forse sono un po' troppo lunghe, siamo sui 60 minuti, strano per la serialità americana, spesso la divisione in due della puntata per dare spazio alla versione di lui e di lei sembra fatta col cronometro alla mano, quasi che dietro ci fosse un ragioniere e non uno sceneggiatore, troppe cose sono lasciate nell'ombra per mettere al centro di tutto l'amore di Noah e Alison, un amore capace di spazzare via tutto e tutti.
Loro stessi per primi.
Ora c'è l'amore, c'è il tradimento, c'è il detective a cui loro raccontano le loro versioni ma fino all'ultima puntata praticamente non sappiamo neanche qual è il crimine e chi lo ha commesso.
E il finale della decima puntata ti lascia così con un palmo di naso perché vedi che lo show, una volta esaurita la parabola dell'amore tra Noah e Alison, ora che sembra abbastanza normalizzato, imbocca un'altra strada, quella del thriller e quella del crime.
E uno appena vede i titoli di coda si chiede di che diavolo parlerà la seconda stagione di The Affair, che tipo di show sarà?
Ancora amore e tradimenti o altro?
E' un rischio mollare tutto così per dirigersi apparentemente per altri lidi.
Forse anche calcolato perché già stiamo aspettando fin da ora la seconda stagione che partirà ad ottobre di quest'anno.
Nel frattempo speriamo di ingannare l'attesa.
PERCHE' SI : storia di un amore intenso e burrascoso raccontata in maniera stimolante con un ottimo espediente narrativo, ottima caratterizzazione dei personaggi, storia molto verosimile e per questo cattura sin da subito, ottimo cast.
PERCHE' NO : non succedono tantissime cose, la parte centrale è un po' più debole, le puntate forse sono un po' troppo lunghe, la divisione in due parti sembra fatto da un ragioniere e non da uno sceneggiatore, il culo di Dominic West si vede troppe volte per i miei gusti.
( VOTO : 7 + / 10 )
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