17.ma Giornata di Serie A: 30 reti e tanto tanto spettacolo
- Diego Milito. “El Principe” torna al gol e lo fa con una doppietta.
“Anno nuovo, vita nuova” recita un celeberrimo adagio italico ed effettivamente la prima giornata di Serie A di questo 2012 regala vita nuova per molte delle squadre e molti dei giocatori del nostro campionato, mentre per qualcuno rimane tutto uguale ed anzi,gente come Ibra-supremacy e Totò Di Natale riprendono il 2012 come hanno finito il 2011, a suon di gol e prestazioni paurose.
I bianconeri, a digiuno di risultati da tre giornate approfittano dell’abulia della Lazio, spenta e sulle gambre e della serie incredibile di svarioni difensivi dei centrali biancocelesti che costano anche l’espulsione dell’incolpevole Bizzarri, mentre i senesi sono cinici,determinati e quantomai precisi in contropiede, sei ripartenze e quattro reti, la partita è tutta qui.
Se il 4-0 degli uomini di Sannino alla Lazio è più che giustificato, non lo è altrettanto il 5-0 rifilato dai nerazzurri di Ranieri al derelitto Parma, l’Inter era superiore, lo ha dimostrato per tutto l’incontro (solo Giovinco e Bibiany hanno fatto bene per i ducali) e dopo il 3-0 non era necessario in fierire sugli avversari cercando l’umiliazione.Se l’Inter dilaga è merito comunque di un Milito versione 2010, tutto corsa,gol ed assist che promette grandi cose ai tifosi e fa tremare il Milan in vista del derby anche viste la condizione straripante di Alvarez ed il cinismo ritrovato anche da Pazzini, che con el Principe in avanti è più libero di svariare e cercare l’inserimento tra le linee,ora l’Inter fa paura e corre pure.
Totò Di Natale 12 gol in Serie A come Ibrahimovic e candidato a vincere per il terzo anno consecutivo il titolo di capocannonere (eguagliando Platini)
Le partite domenicali prendono il solco degli anticipi, risultati larghi – eccetto lo striminzito ma spettacolare successo per 1-0 della Juve a Lecce- e tante occasioni a cominciare dal match di mezzogiorno che ha visto l’Udinese mettere il Cesena k.o. nella ripresa – il primo tempo si era chiuso sul punteggio di 1-1 – grazie ai gol ed alle grandi prove del solito Di Natale (doppietta), ma anche di un bravissimo Floro Flores e di un umile e determinato Basta.
Le partite del pomeriggio raccontano di un Milan cinico e di un Ibra super a Bergamo, dove i rossoneri si impongono non senza problemi 2-0 sull’Atalanta con Pato che,sostituito nella ripresa dopo aver procurato il rigore e colpito un palo, lascia il campo senza salutare Allegri.
Al Dall’Ara di Bologna , Di Vaio e compagnia hanno la meglio su un remissivo e disordinato Catania grazie alle reti di Cherubin e Di Vaio stesso; Metre a Cagliari i padroni di casa passeggiano su un Genoa disorientato ed insufficiente in fase difensiva mandando a segno il giovane Ibarbo (che talento sto ragazzino), Larrivey e con autogol di Granqvist .
A Novara la Fiorentina di Delio Rossi mostra i primi segni di vita, annichilendo i piemontesi grazie alle super prestazioni del solito Jovetic -a segno due volte- e di un ritrovato Montolivo (bellissimo il suo gol); a Roma la compagine di Luis Enrique, orfana di Osvaldo, domina un buon chievo e riporta a segno Totti ,anche se solo su due rigori, per la prima volta in stagione. Pessima la prova offerta dall’arbitro che non vede la serie innfinita di fallacci commessa dai centrali difensivi del Chievo,Cesar andrebbe radiato per la cattiveria e la violenza di certi interventi su Totti ,Bojan e Lamela ( che per altro ci ha preso gusto e regala un’altra grande prestazione ai suoi tifosi, come stupenda è la prova di pjanic, sempre poco vistoso ma dalla raffinatezza nei passaggi e dalla visione di gioco da top player).
Nel posticipo serale al Barbera di Palermo i rosanero non riescono a mantenere viva la tradizione che li ha sempre visti imporsi 2-1 sul Napoli e si vedono travolti ed umiliati da un Napoli in forma straordinaria, guidato dalle ottime prove del trio d’attacco Pandev-Cavani-Hamsik che va a segno al gran completo, inutile il gol finale di Miccoli (finalmente ha avuto il tempo di recuperare dai problemi muscolari e si è visto). Zamparini continua ad acquistare punte e centrocampisti e si ostina a non voler cedere Hernandez, ma cedendo l’uruguaiano e il fallimentare Balzaretti (si vede che vuole andar via), il Palermo avrebbe i fondi necessari per rivoluzionare i veri punti deboli della rosa, cioè una difesa da Serie B -centrali davvero incapaci in marcatura ed esterni inutili in fase di copertura sopratutto vista l’assenza di Pisano,esterno destro solido e dinamico- e portieri mediocri che sono costati la panchina a Mangia e la classifica ai siciliani.
CLASSIFICA SERIE A
Milan 37
Juventus 37
Udinese 35
Lazio 30
Inter 29
Napoli 27
Roma 27
Catania 22
Fiorentina 21
Cagliari 21
Palermo 21
Genoa 21
Atalanta (*) 20
ChievoVerona 20
Parma 19
Siena 18
Bologna 18
Novara 12
Cesena 12
Lecce 9
CLASSIFICA MARCATORI