TECNICA (Analisi). Manca solamente una giornata e poi per la Serie A sarà tempo di vacanze. Non per tutti, ovviamente, data la partecipazione della Nazionale alla Confederations Cup, ma per la maggior parte comincerà un periodo di più o meno meritato riposo e febbrile, siamo pronti a scommetterci, calciomercato.
Noi di Calciolab, però, proviamo a mantenere fede alla nostra mission di guardare sempre un pochino più in là del nostro naso, e mentre tutti si preparano a chiudere baracca e burattini, ci lasciamo andare alla tentazione di fare le carte al campionato che verrà.
Con Palermo, Siena e Pescara che salutano la massima serie e in attesa di capire chi ne prenderà il prestigioso posto, possiamo già da ora ipotizzare come si presenteranno ai nastri di partenza le big del calcio italiano.
In un’ipotetica analisi delle “otto sorelle” non può non partire da favorita la Juventus di Antonio Conte. Messe a tacere le voci su una sua possibile dipartita, il tecnico leccese ha avuto ampie rassicurazioni per ciò che concerne il reparto offensivo: con Llorente già acquistato, l’attacco bianconero sarà letteralmente stravolto nel tentativo di coprire quelle falle che nell’ultimo biennio la Juve ha denotato in fase realizzativa. Senza rincorrere le tante voci di mercato che accompagnano la Vecchia Signora, possiamo evincere come l’unico vero rischio in cui possano incorrere i Campioni d’Italia sia quello di concentrarsi sulla Champions League distraendosi dagli impegni in patria.
Milan e Napoli partiranno senz’altro per strappare lo scudetto dal petto di Buffon e compagni, ma molto dipenderà da come il nuovo corso verrà vissuto dalla rosa nel caso Allegri e Mazzarri dovessero abbandonare le rispettive panchine. Anche in caso di loro permanenza, tuttavia, i buoni risultati non saranno garantiti, anzi: non sarebbe la prima volta, infatti, che le tante voci di addio si materializzino qualche mese più tardi, con tanti saluti alle ambizioni di inizio anno.
Chi si candida a un ruolo da protagonista è sicuramente la Fiorentina di Vincenzo Montella. Dopo l’elevato rendimento di questa stagione, che ancora potrebbe regalare un traguardo insperato, c’è da star sicuri che la miscela viola sarà ancor più esplosiva nei prossimi mesi. Scontato l’addio di Jovetic, l’assenza del montenegrino potrebbe rivelarsi meno traumatica di quanto si immagina: Giuseppe Rossi è pronto per tornare dopo la lunga convalescenza, mentre Ljaijc ha letteralmente rubato lo scettro a Jo-Jo nell’ultimo periodo. Serve una prima punta di valore, e questo Pradè lo sa, mentre la vera difficoltà dovrebbe derivare dal doppio impegno cui la Viola sarà chiamata vista la sicura partecipazione alle competizioni europee, a oggi chiamate Europa League.
Lazio e Udinese saranno nuovamente rivali scomode per tutte le nostre grandi. Con un Petkovic in formato manager all’inglese e una squadra che si conoscerà ancor meglio, il club capitolino deve assolutamente cercare di non lasciar partire Hernanes (lo vuole il Milan) e Candreva (cercato dal Borussia) e trovare un degno sostituto di Klose: con il tedesco ai box quest’anno sono stati dolori.
All’Udinese auguriamo di non partecipare ai preliminari di alcuna competizione: un po’ perchè per come intendono l’Europa a Udine si rischierebbe un’ulteriore declassamento nel ranking Uefa, un po’ perchè senza impegni internazionali Guidolin potrà evitare la solita partenza a rilento manifestatasi negli ultimi anni. Muriel è un pezzo pregiato, ma Pozzo pare intenzionato a non lasciarlo partire.
Inter e Roma saranno nuovamente due incognite. Entrambe le dirigenze societarie palesano dubbi e incertezze da oramai un paio di stagioni, con le conseguenze che divengono tangibili sul rettangolo verde. I nerazzurri sembrano essere distratti anche per via dello stadio di proprietà, quindi con l’orecchio verso nuovi investitori, mentre i giallorossi nemmeno in questa annata si sono liberati dello scetticismo che l’esotica proprietà americana porta con sè. Dubbi, tanti, anche per quanto riguarda i timonieri: Stramaccioni è appeso a un filo, Andreazzoli nemmeno a quello. Diamo qualche chance in più alla Roma per la qualità dell’organico che già possiede, ma di lavoro ce n’è da fare eccome.
E chi potrebbe approfittare di un’eventuale debacle delle fantastiche otto?
Catania, Sampdoria e Parma potrebbero rendere vita dura a tante big. I siciliani hanno intrapreso una strada che già quest’anno poteva regalare gioie europee; i blucerchiati, con il rinnovo di Delio Rossi, hanno dimostrato di voler progettare e di farlo bene, con un allenatore che – raptus di follia a parte – è ancora fra i migliori in Italia; il Parma, nonostante il low profile di Ghirardi, punterà necessariamente a migliorarsi, non foss’altro per l’ambizione di Donadoni, che di recitare il ruolo da gregario della classifica non ha più intenzione.