Juventus-Roma è stata proprio come tutti noi ce la immaginavamo: un inferno. Lo scontro ai vertici delle due capitaliste si è concluso con la vittoria della Juve che, sul risultato finale di 3-2, si porta ora in solitaria al primo posto della classifica a quota 18 punti.
LA PARTITA
Juventus (3-5-2): Buffon; Caceres, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Pogba, Marchisio, Pirlo, Asamoah; Tevez, Llorente. All.: Allegri.
Roma (4-3-3): Skorupski; Maicon, Yanga Mbiwa, Manolas, Holebas; Nainggolan, Keita, Pjanić; Iturbe , Totti, Gervinho. All.: Garcia.
Nelle due formazioni ufficiali possiamo notare subito l’esordio stagionale di Pirlo, al posto di uno stanco Vidal, che si riprende in mano la cabina di regia del centrocampo bianconero. Tra le file dei giallorossi, invece, partirà da titolare Holebas, schierato a sinistra nella difesa a quattro a sostituire Cole.
Allo Juventus Stadium la tensione è palpabile e finalmente, al fischio di Rocchi, Juventus-Roma ha inizio. La partita mostra fin dai primi minuti grande timore da entrambe le parti. La Roma prova ad orchestrare l’azione con un bel possesso palla nella propria trequarti e la Juve si difende, chiudendo tutti gli spazi. La prima grande occasione arriva all’11′ quando Marchisio, servito in area da Tévez, non calcia bene disturbato da Holebas in maniera non del tutto regolare. Sarà ancora il Principino a sciupare un’altra palla gol quando, lanciato in profondità egregiamente da Bonucci, prova un tiro difficile che non trova nemmeno lo specchio della porta. Juve che spinge, quindi, e trova il vantaggio. Al 25′, infatti, Pirlo conquista una buona punizione e la sua traiettoria trova il braccio di Maicon posizionato in barriera. Qui Rocchi prima fischia un altro calcio di punizione dal limite e ammonisce Maicon, poi, chiamato all’attenzione da Marchisio e dai suoi assistenti, indica il calcio di rigore. Dal dischetto va Tévez, che non sbaglia. Garcia dal canto suo non la prende bene in panchina e viene espulso da Rocchi per protesta e per il gesto ironico e plateale in cui simula una sviolinata. Passano appena 6 minuti, però, e la Roma pareggia con un altro rigore, questa volta più evidente. Lichtsteiner, infatti, placca Totti e lo tira giù in area e lo stesso Pupone sigla l’1-1 dagli undici metri. Da questo momento in poi scende l’inferno allo Juventus Stadium e la partita si sovraccarica di nervosismo. Saranno addirittura 5 i cartellini gialli in appena 10 minuti, ai danni di Chiellini, Lichtsteiner, Bonucci, Totti e Gervinho. L’ala destra ivoriana sembra spenta e non riesce ad entrare nel gioco, ma al 44′ smentisce tutti e, con un grande affondo, buca la difesa juventina, servendo Iturbe che supera Buffon e va ad esultare sotto la curva. Vantaggio, questo, che dura pochi minuti, perchè, allo scadere del primo tempo, Pogba viene atterrato da Pjanić in area e per Rocchi è ancora calcio di rigore. Si ripropone allora Tévez in battuta e per la seconda volta spiazza Skorupski. Nella ripresa si gioca a ritmi più bassi. Il nervosismo sembra scemato e c’è più spazio per il gioco. Al 59′ Pjanić sfiora il palo da ottima posizione. Un minuto dopo Allegri richiama in panchina Llorente per Morata. Il numero 9 spagnolo riesce a rendersi più pericoloso, sfruttando la propria velocità e la propria freschezza e all’82′ pareggia le occasioni del secondo tempo, centrando la traversa con un grande colpo di testa. A questo punto la gara sembra segnata, ma la sorpresa nasce proprio dove meno te l’aspetti: al 86′, sarà Bonucci con un tiro al volo clamoroso dal limite dell’area a battere Skorupski e regalare il gol del 3-2 per i padroni di casa. La partita termina, quindi, sul 3-2, animata nel finale da un’altra rissa i cui protagonisti, Morata e Manolas, vengono espulsi da Rocchi. IL COMMENTOAbbiamo assistito ad una partita che si è giocata sulle note del nervosismo, tra falli e alcune piccole risse in campo, e da ciò ne è stato soffocato quel bel gioco solitamente espresso da queste due squadre. Non sono mancate le occasioni, però, come la traversa di Morata o la palla gol divorata da Pjanić; la partita tuttavia è stata decisa, e così verrà tristemente ricordata, da vari errori arbitrali, frutto di una continua incertezza dell’assistente di gara Rocchi, che non è riuscito a tener basso il nervosismo in campo e quindi a controllare il regolare svolgimento di gioco. Non è tanto sul dubbio fallo di mano da rigore di Maicon – che come ci svela la moviola sembra essere fuori dall’area di Skorupski – o sulle altre, seppur decisive, dubbie decisioni di Rocchi che ci vogliamo soffermare. Piuttosto, quest’ultimo si macchia della colpa grave di non essere riuscito ad imporsi con autorità fin dal 1′ minuto nelle sue decisioni. Ne risente il risultato, ne risente il gioco e l’estetica, ma nonostante ciò, possiamo dire che il divertimento e le emozioni non sono mancate.
La Juve esce non più inviolata, non più incolume, ma comunque vincitrice per la sesta volta in campionato. La fortezza dello Juventus Stadium è stata scalfita e i suoi tifosi non si possono più sentire al sicuro. Il duello contro la Roma però è appena iniziato. I giallorossi, infatti, hanno dimostrato di poter combattere ancora una volta fino alla fine ad armi pari. E se non è guerra questa…