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Serie A: Cantù la possibile sorpresa?

Creato il 06 novembre 2013 da Basketcaffe @basketcaffe

Solitamente non è mai facile per una squadra ripartire dopo un ciclo che ti ha dato tante soddisfazioni soprattutto se a lasciare sono la tua guida tecnica, sul campo e sulla scrivania, ed il tuo capitano. Eppure se la ricostruzione avviene su idee ben precise e con una dirigenza forte alle spalle ci sono tuti gli ingredienti per avviare una nuova avventura: ed è quello che è successo alla Pallacanestro Cantù.

In estate il sofferto addio a coach Trinchieri, a capitan Mazzarino e al mentore del progetto ovvero Bruno Arrigoni, ma in Brianza non si è perso un secondo e la presidentessa Anna Cremascoli, coadiuvata dal nuovo ds Della Fiori si è messa subito al lavoro per la nuova squadra.

Primo tassello l’allenatore, e quale scelta migliore di un coach già passato dalle parti di Cantù, uno che sa lavorare bene anche nelle difficoltà, ovvero Pino Sacripanti. E insieme al proprio allenatore si è costruita la squadra puntando, cosa eccezionale per il periodo attuale, sugli italiani: infatti ai confermatissimi Aradori e Cusin, ed al giovane Abass si sono aggiunti Stefano Gentile, che Sacripanti ha portato con sè dall’ultima stagione a Caserta, e un altro giovane di interessante prospettiva come Roberto Rullo. A loro si aggiungono Leunen, ormai di casa a Cantù e Ragland, rifirmato dopo l’eccellente playoff della scorsa stagione, insieme ai nuovi arrivati Adrian Uter e Michael Jenkins, quest’ultimo già visto in Italia. Insomma una squadra non lunghissima ma dove tutti possono dire la loro e contribuire alla causa canturina, considerando anche il dispendioso impegno europeo.

L‘inizio di stagione è sicuramente positivo per i ragazzi di Sacripanti: dopo quattro giornate di campionato una sola sconfitta peraltro a Sassari, e battendo Roma al PalaTiziano in un match che sapeva di playoff; ancora meglio in EuroCup dove Cantù è imbattuta dopo tre uscite, forte anche dell’esperienza maturata da alcuni giocatori in Euroleague. Ciò che stupisce dei canturini è però la loro capacità di giocare assieme: Cantù è una squadra che segna molto, più di 80 punti a partita facilitati dai 15 assist abbondanti serviti per ogni match, ma perde anche molti palloni, addirittura 18,5 ad uscita, nonostante questo sembra non perdere mai la bussola.

Chiaramente siamo solo ad inizio stagione ma le premesse per candidarsi a sorpresa del campionato, e non solo, ci sono tutte; molto dipenderà anche dalla capacità di Sacripanti di far crescere i suoi giovani per avere una panchina molto incisiva che gli permetta di far rifiatare i titolari, in modo da cercare di mantenere sempre una buona forma fisica, vista la predisposizione a correre dei canturini.


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