Paritarie, si potranno fare classi anche con meno di 8 alunni
La novità, di cui pochi si erano accorti, è stata di fatto resa pubblica dal Miur (che curiosamente sembra abbia dimenticato di fare appello): con la pubblicazione sul proprio sito internet della Circolare numero 4334, del 24 giugno scorso, con oggetto “Scuole paritarie: numero minimo di alunni per classe”, attraverso la quale il direttore generale Carmela Palumbo ha ricordato a tutti i direttori regionali dell’avvenuto “annullamento dell’art.1, comma 6, lettera f)” del suddetto decreto che imponeva la soglia minima di 8 alunni per formare una classe. In particolare è stata cancellata la disposizione “limitatamente alla parte in cui non prescrive una disciplina di dettaglio – hanno deciso i giudici del Tar - che garantisca l’intero iter scolastico nella scuola paritaria, e non esclude la perentorietà della previsione della formazione di classi composte da un numero di alunni non inferiore a 8″.
Il fatto è stato riportato da un quotidiano nazionale, il 23 settembre, che ha anche tentato un collegamento: tra l’innalzamento, tra il 2008 ed il 2009, di oltre il 10% dei insegnanti irregolari, non registrati e quindi in “nero”, ed il maggior numero di classi (create anche con meno di 8 alunni) presenti in istituti scolastici non statali. Poiché l’operatività della sentenza del Tar laziale ha avuto effetto solo da pochi giorni, è praticamente impossibile che possa essere andata così. Di sicuro, invece, è il fatto che d’ora in poi per le paritarie sarà più difficile fallire. "Come sempre del resto, aggiungo io (Simonetta Frongia e, me ne prendo la responsabilità), poichè per le paritarie i tagli non ci sono mai stati, anzi è sempre stata in uso la tendenza opposta ossia: l'aumento dei finanziamenti. I motivi? Innanzitutto la stragrande maggioranza (per non dire tutte) delle paritarie sono in mano alle istituzioni ecclesiastiche di stampo cattolico che, si sa per "qualsiasi governo" (senza distinzione tra destra e sinistra) rappresentano un enorme bacino di voti; in secondo luogo molte di queste scuole sono dell'infanzia o primarie e fortemente d'elité, quindi è raginevole pensare che le paritarie primarie hanno un numero esiguo di alunni è perciò stesso viene abbassato il numero di studenti per classe altrimenti la stessa non potrebbe essere formata. E tengo anche a confermare una grande presenza non solo di insegnanti irregolari ma sopratutto non "abilitati" e non laureati."
Simonetta
http://www.tecnicadellascuola.it/index.php?id=33500&action=view