Mancano appena cinque giornate alla fine della regular season di serie A di hockey su ghiaccio, eppure sembra di aver già vissuto due campionati. Uno, giocato fino a novembre, ha visto il dominio netto e a tratti imbarazzante del Val Pusteria. L’altro, cominciato dopo il ponte di Tutti i Santi, ha avuto come unico padrone il Bolzano.
Gli altoatesini erano partiti male, deludendo e perdendo partite e terreno nei confronti delle prime della classe. Un avvio di stagione certamente non da campioni d’Italia in carica, segnale preoccupante che faceva presagire la fine del ciclo, il passaggio di testimone a Brunico, con il Val Pusteria che andava in fuga, sfiorando i 20 punti di vantaggio sulla seconda e mettendo una seria ipoteca (che ancora resiste) sulla pole position in ottica playoff.
Così Bolzano ha perso il treno della Coppa Italia, ma ha fatto pur sempre in tempo a riagganciare quello che porta allo scudetto e alla Continental Cup, anche grazie agli ingaggi di Niklas Hjalmarsson e Tomas Duba. Ora è seconda in classifica, ad appena quattro punti dalla capolista, e anche l’ultimo derby giocato e vinto col punteggio di 5-1 sembrano confermare il ripristino delle antiche gerarchie.
Sotto il duetto altoatesino, Renon, Valpellice e Alleghe litigano per la terza piazza. Ma il divario con le migliori è apparso evidente durante tutto l’arco del campionato. Le Civette, in particolare, si trovano quinte dopo essere state per alcune giornate al secondo posto, e hanno consumato buona parte della dote portata dalle parate di Adam Dennis. Con 11 punti di vantaggio sulla sesta e 15 ancora in palio, il Master Round sembra comunque una certezza.
Così come è una certezza il Relegation Round per Milano, autentica delusione dell’anno. I Rossoblù arrivavano da neopromossi al campionato di serie A1, ma avevano investito parecchio per allestire una squadra in grado di competere che le più forti. Il talento e le potenzialità milanesi sono emersi solo a tratti, troppo di rado e in maniera discontinua, con un netto crollo nella seconda parte di stagione e l’addio a qualsiasi sogno di gloria, confinando i Rossoblù nel limbo della classifica con Asiago, anche se il posto nei playoff non sembra in pericolo.
Bruttissima stagione anche per le Aquile di Pontebba, autentica sicurezza in fondo alla classica, con la miseria di 12 punti raccolti in 31 partite. La permanenza in A1 sembra un sogno irraggiungibile, ci vorrebbe la sveglia, qualcosa che dia la scossa in ottica playout, qualcosa che al momento nemmeno il più ottimista dei tifosi friulani potrebbe pronosticare. Una buona notizia per Val di Fassa e Cortina, che lottano per evitare la penultima piazza e accedere alla post season scudetto. I veneti, con 10 punti di vantaggio, hanno un buon margine, ma da giocare ci sono ancora cinque partite di regular season e otto di Relegation Round. Tutto il tempo per vedere un terzo campionato in una sola stagione.
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OA | Gabriele Lippi