Serie A: i calciatori sciopereranno alla quinta giornata

La rivendicazione è per alcuni diritti basilari come la tutela sanitaria.

Il portavoce dei calciatori presidente dell'AIC Oddo dice:

«..noi siamo lavoratori come tutti gli altri, avere ingaggi alti non può significare godere di meno diritti. Lo sciopero è contro il mancato rinnovo del contratto collettivo, ma anche contro lo status di oggetto con cui noi calciatori siamo trattati»...«Si può trattare sugli ingaggi flessibili (un minimo garantito, il resto legato ai risultati...,), ma non sulla tutela sanitaria o sul tema del fuori-rosa...». Parla il portavoce dei calciatori Oddo, ma sul documento c’è la firma di tutti i capitani, quella di Del Piero, di Totti, di Javier Zanetti.

Oddo è affiancato in questo anche da Seedorf, Gattuso, Amelia, Zanetti, Cordoba, Orlandoni e Mannini. «Noi andremo avanti al di là delle decisioni che verranno prese», dice il portavoce dell’Aic.

Risponde il presidente Abete:

«se non si troverà un accordo con riunioni fiume prima del 25, agiremo noi così come previsto dall’Alta Corte»

Maurizio Beretta, presidente lo definisce «un atto grave, immotivato, senza precedenti» e si chiede «come si possa parlare di mancanze di tutele per una categoria che, di media, percepisce uno stipendio da un milione e 300 mila euro»...«Lunedì non ci sottrarremo all’appuntamento con l’Aic, non si è mai visto proclamare uno sciopero a trattativa ancora da iniziare. Per prima cosa ho pensato ad una barzelletta, invece era tutto vero. Si presentano al tavolo con la pistola carica: qua a rimetterci sono solo i cittadini. Se prenderemo provvedimenti economici qualora si concretizzasse la serrata? Vedremo».

I commenti:

Gianni Petrucci:

"stare attenti a non alzare troppo i toni".

Napolitano dai Giardini del Quirinale dove sono in corso di svolgimento i festeggiamenti per i cinquanta anni delle olimpiadi di Roma'60:

«Chi sciopera avrà le sue ragioni, ma non mi fate parlare di questo...», sussurra il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Uno sciopero che non trova consensi fra i campioni. «Stiamo parlando di un mondo a noi distante...»,