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Serie A - i centri

Creato il 15 ottobre 2010 da Basketcaffe @basketcaffe

goran-sutonQuando mancano veramente poche ore alla prima palla a due che darà il via al campionato di serie A 2010/2011 analizziamo l’ultimo ruolo che ci rimane, quello dei centri, uno categoria che negli ultimi anni ha perso un po’ quella connotazione che aveva un tempo, ma che offre alcuni spunti di riflessione e di discussione interessanti.
Partiamo in rigoroso ordine cronologico e quindi troviamo l’avellinese Szymon Szewczyk che in coppia con Troutman l’anno scorso è stato a lungo uno dei migliori rimbalzisti della serie A pur abbinando bene questa caratteristica con un ottimo tiro dalla media distanza (69.2%) e alcuni tentativi (più di tre a partita) dalla lunga; chi è appena arrivato in Italia e quindi vorrà mostrare di cosa è capace è Goran Suton che Biella spera possa trascinare i compagni come successo con Michigan State fino alla finale NCAA due stagioni fa: una stagione a San Pietroburgo condizionata da alcuni infortuni non gli ha permesso di mostrare in pieno il potenziale, ma non essendo un centro classico può aprire il campo con tiri dalla media distanza (e anche da tre punti) oltre che disporre di un corpo non certo da buttare via.

Altri due nuovi arrivi sono Jared Homan a Bologna e Kris Lang a Brindisi: il primo è reduce da una buona stagione in Grecia al Maroussi e nella supercoppa contro Siena anche senza eccellere ha fatto vedere di essere un giocatore compatto, il secondo dopo 3 stagioni in Turchia ad Ankara ha deciso di tornare in Italia dove era già stato per un biennio (con la Virtus). Benjamin Ortner spartirà parecchi minuti a Cantù con diversi compagni di squadra giocando spesso Trinchieri con dei quintetti sperimentali, quello che gli viene chiesto comunque sono rimbalzi e qualche punto. A chi invece verrà chiesto parecchio è Eric Williams arrivato a Caserta dopo un pasticcio combinato a Brindisi (qui la storia) e dopo una stagione difficile passata a Pesaro, su di lui la dirigenza casertana ha puntato molto per cercare di avere un uomo in area capace di attirare la difesa lasciando così più spazio agli esterni; dovrà mettersi in testa che c’è molto da lavorare e molto peso da perdere per tornare ai vertici, ma le doti tecnico-atletiche ci sono.
Un altro nuovo arrivato è Blagota Sekulic che Cremona spera possa continuare a farsi conoscere da tifosi e addetti ai lavori visto il suo background di tutto rispetto.

ford
Passiamo a quello che potrebbe essere definito come il miglior centro (nel vero senso della parola) d’Italia, ovvero il milanese Marijonas Petravicius, che non c’entra molto con la logica di pallacanestro di Bucchi ma che porta a spasso un fisico possente che gli permettere di prendere posizione vicino al canestro molto bene e di eseguire spesso dei movimenti sul piede perno che ormai non si vedono più molto nel basket moderno. Diametralmente opposto al lituano è il centro (?) di Montegranaro, Sharrod Ford, che basa quasi tutto il suo gioco sulla potenza squassante di cui è dotato e su un atletismo fuori dal comune che gli permette di giocare sulla testa degli avversari sia a rimbalzi sia quando deve segnare.
Due giocatori che assomigliano un po’ di più a Petravicius che a Ford sono i centri di Pesaro e di Roma, stranamente due italiani (i primi e quasi unici che troviamo): Marco Cusin nonostante non sia dotato di un’altezza incredibile cerca di compensare con la voglia di sbucciarsi le ginocchia e di aiutare i compagni, Andrea Crosariol invece resta uno dei nostri talenti più inconpiuti perchè con il fisico che si ritrova non riesce a fare la differenza e vicino a canestro mancano spesso tecnica e intelligenza che la fisicità non riesce a sostituire.

Sassari, tornata in serie A dopo parecchio tempo si affida vicino al proprio canestro all’americano Othello Hunter, visto in maglia Atlanta Hawks e dotato di un grandissimo fisico che lo porta spesso e volentieri sopra al ferro, in coppia con James White i tifosi della Dinamo dovrebbero vedere un discreto numero di schiacciate quest’anno. Siena per dimenticare Eze è andata a prendere un giocatore simile al nigeriano per fisico ma con maggiore propensione al canestro: Milovan Rakovic. Nella Supercoppa italiana il MontePaschi ha servito la palla dentro al suo centro molto di più rispetto a quanto faceva l’anno scorso e questa potrebbe esser un’ulteriore risorsa per coach Pianigiani. Kevin Fletcher di Teramo dopo una stagione al Besiktas porterà muscoli ed altezza al servizio di Capobianco, muscoli che impiegherà anche Greg Brunner con Treviso dopo l’ottimo anno scorso a Montegranaro, Repesa gli chiede tanti rimbalzi e una presenza fisica sotto i due canestri.
Infine menzione anche per Giacomo Galanda, non proprio un centro puro ma che si dividerà molti minuti con Slay in questa posizione; rimane un grande tiratore dalla lunga distanza e un trascinatore vero come ce ne sono pochi nel nostro campionato.


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