Ecco i tre punti: finalmente Napoli e Inter tornano a vincere, in Serie A, dopo le deludenti prestazioni dell’ultimo turno di Europa League, rimediando due vittorie fondamentali per cercare faticosamente avvio ad una striscia positiva di risultati. Il Napoli sbanca a Verona con un inaspettato 6-2, che, soprattutto, porta la firma del Pipita Higuaín, che si sblocca con una gran tripletta. L’Inter gioca peggio dell’ultima giornata, in cui si era resa protagonista del rocambolesco pareggio con i partenopei: ai nerazzurri basta il rigore battuto da Icardi per sbloccare e vincere il match. Massimo risultato col minimo sforzo.
Cesena 0 – 1 Inter
I nerazzurri conquistano a fatica la prima vittoria in trasferta della stagione. Il match si sblocca al 30′, con l’intervento falloso del portiere Leali, in uscita su Palacio: rosso diretto e calcio di rigore. Icardi finalizza, è 1-0. Con l’uomo in più e un goal di vantaggio l’Inter non riesce comunque a dilagare. La squadra di casa sfiora più volte il pareggio, con Cascione e Đurić, ma un super Handanović e un impreciso Marilungo consentono alla compagine di Mazzarri di tirare un sospiro di sollievo. Il match si conclude sul punteggio di 1-0: visto risultato e assenze, ad oggi può bastare. Ma mercoledì contro la Samp di Mihajlović si preannunciano parecchie difficoltà.
Napoli 6 - 2 Hellas Verona
Benítez oggi può gioire: per la prima volta da inizio stagione i suoi hanno davvero convito, con una prestazione eccezionale che riporta la mente dei calciofili a ben due stagioni fa, quando ancora non era tabù la parola “scudetto”. Il Napoli conquista tre punti fondamentali, dopo un avvio di partita pasticciato e un primo tempo poco fortunato: ma soprattutto, ha riconquistato San Paolo. Non è avventato pensare che sia l’inizio della resurrezione. Il primo tempo si era concluso sul risultato di 1-1: gli ospiti erano passati subito in vantaggio dopo appena 29″, su conclusione di sinistro di Hallfreðsson. L’inferno è stato a un passo: al 9′ Toni spreca un ottimo pallone, respinto da Rafael su una conclusione del solito Hallfreðsson, e serve il portiere con un tiro troppo debole. Dopo, il risveglio: Higuaín e Insigne mettono paura, ma un super Rafael (quello veronese) blinda la porta. Solo Hamšík, allo scadere prima dell’intervallo, riesce a superarlo, riportando il match in equilibrio, sfruttando un bel cross di Callejón. Verso il termine della prima ora di gioco lo slovacco agguanta la doppietta sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma il neoentrato Nico López spiazza la difesa con un mancino magnifico batte Rafael: è 2-2. La reazione dei veronesi non spaventa, anzi: gli azzurri infilano 4 goal, travolgendo gli avversari come una valanga. A riacciuffare il vantaggio è Higuaín, a segno con due reti (non consecutive): assist prima di Tachtsidis, poi di Callejón. Crisi scacciata, bomber ritrovato: San Paolo esplode in un boato. Il 4-2 invece porta la firma proprio di Callejón, al termine di un bel contropiede nato da azione d’angolo degli avversari. Napoli incontenibile: altro gol dell’argentino, annullato per fuorigioco, e palo di Callejon. Con fatica, ma il Pipita si conquista perfino la tripletta: fallo in area su Mertens, l’arbitro decreta calcio di rigore. Gonzalo non sbaglia. È 6-2. La Serie A sembra aver ritrovato un campione: è presto per dirlo. Di sicuro, a Napoli è tornato l’entusiasmo.
A cura di Schiesari Edoardo.