Serie A: non basta Zaza, Juve a -1 dallo scudetto

Creato il 29 aprile 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online
apr 29, 2014    Scritto da Edoardo Schiesari    Calcio, Sport 0

Serie A: non basta Zaza, Juve a -1 dallo scudetto

Stasera, per la Juve, è arrivata una vittoria fondamentale. Difficile a crederci, ma è così: nonostante abbia collezionato ben 33 risultati utili in campionato, abbia bisogno di un solo punto per conquistare il terzo Scudetto e l’avversario di stasera fosse una squadra neopromossa in lotta per non retrocedere in Serie B. La Juve ha sofferto molto più del previsto, trovandosi addirittura sotto di un goal, dopo il primo quarto d’ora di partita. Dallo stadio si percepiva un’aria di beffa: non solo l’accesso alla finale di Europa League è tutto in salita, questa sera i bianconeri hanno rischiato di riaprire la corsa allo Scudetto a tre giornate dalla fine. In caso di un’eventuale sconfitta questa sera, un controsorpasso della Roma non sarebbe stato utopia: il primo Scudetto dell’era Conte fu vinto recuperando al Milan un distacco di 7 punti. Alla Juve serviva la partecipazione di tutti i titolari, ma è riuscita a scacciare i fantasmi (e un indemoniato Zaza dalla zona di Buffon): Tévez ha rimesso il match in equilibrio prima dell’intervallo, poi Marchisio e Llorente sono riusciti a ribaltare il risultato nel secondo tempo. La partita termina 3-1 e per la Vecchia Signora sono 93 punti: vittoria fondamentale per lo Scudetto e per risanare il morale in vista del Benfica.

Il primo tempo parte subito in salita per la Juve. I bianconeri perdono palla nella metà campo avversaria, il Sassuolo sfrutta l’errore nel passaggio di Asamoah e parte in contropiede con Sansone, portandosi in vantaggio con un’ottima conclusione di Zaza: a segno con uno splendido tiro di sinistro, deviato da Ogbonna che beffa Buffon. Ancora una volta, come nel caso del goal di Gomez in Europa League, è l’ex granata il responsabile: fuori posizione, lento e totalmente spiazzato dall’attaccante ex Ascoli. I bianconeri impiegano ancora una decina di minuti a svegliarsi, ma la reazione arriva: prima Tévez poi Marchisio provano la conclusione. Sono le avvisaglie del pareggio. È proprio l’Apache a ridare sicurezza ai bianconeri, rimettendo la partita in equilibrio dopo ben 35′: destro potente sporcato da Longhi, ed è 1-1. Goal che fa discutere: l’azione è nata da un calcio di punizione di Pirlo nella trequarti bianconera, battuto dieci metri più a sinistra rispetto a dove era stato fischiato il fallo. Il risultato perdura fino all’intervallo, nonostante il tentativo di Zaza di segnare la doppietta: Ogbonna ancora una volta se lo perde per strada, ma stavolta Buffon è strepitoso e mantiene il pareggio.

Il vantaggio bianconero arriva solo nel secondo tempo. Il goal della rimonta è opera dell’uomo simbolo del club, Claudio Marchisio, bianconero doc: grazie ad uno splendido inserimento in area senza palla, si fa trovare pronto su un passaggio telecomandato di Pirlo, e con il sinistro al volo scaraventa la palla in rete. È 2-1: da lì è tutta discesa. Tévez cerca di accorciare le distanze da Immobile per il titolo di capocannoniere, sfiorando il 20° goal in campionato: la traversa si oppone. Ad andare a rete, invece, è Llorente, che salva con una splendida rete una prestazione incolore: goal di tacco alla Crespo, su splendido cross di Lichtsteiner (inserito poco prima al posto di Isla). Sassuolo umiliato ingiustamente dopo aver espresso un ottimo gioco, che potrebbe costare la resa nella lotta per la salvezza: per lo meno, l’ex Bilbao li ha castigati con classe e tocco sopraffini. È 3-1: i bianconeri possono riprendere fiato, e finalmente anche alle corde vocali di Conte è concesso un po’ di riposo. Nel finale, si vede anche Vidal: la Juventus questa sera non poteva chiedere di meglio.

In vista del Benfica, i bianconeri sanno di dover dimenticare completamente certe disattenzioni in difesa: ma una vittoria con ribaltone non può che dare sicurezza. Con solo un punto da conquistare e due avversarie decisamente poco pericolose, lo Scudetto è davvero a un passo. E a ben vedere, la vittoria di stasera ha procurato un’altra soddisfazione: il Sassuolo ha giocato la miglior partita della stagione, come si augurava Rudi Garcia. Ma non è bastato. In Italia, la Juve non ha rivali.


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