Serie A: Padoin lancia la Juve verso il nuovo record
La Juve campione d’Italia batte anche l’Atalanta, per 1-0, e sale a quota 96 punti. Padoin decide, al 72′, una gara non bellissima, decollata soltanto nella ripresa dopo un paio di cambi tra le fila di casa. Conquistato lo Scudetto, i bianconeri ora puntano al record dei 100 punti, che permetterebbe al tempo stesso di infrangere quello dell’Inter di Mancini fissato a quota 97 punti nella stagione 2006/07.
Nel clima di festa dello Stadium e col titolo in saccoccia, Conte opta per il turn over, tenendo fuori alcuni big come Buffon, Pirlo e Tévez. Con Vidal indisponibile, questo l’undici scelto dal tecnico leccese: Storari; Barzagli, Ogbonna, Chiellini; Peluso, Marchisio, Pogba, Padoin, Lichtsteiner; Osvaldo, Giovinco.
Colantuono, invece, che non ha più nulla da chiedere né ai suoi né al campionato manda in campo i seguenti uomini: Consigli; Brivio, Yepes, Lucchini, Bellini; Raimondi, Baselli, Carmona, Bonaventura; Moralez; Denis.
Juventus 1 – 0 Atalanta (72′ Padoin)
Nel primo tempo, la partita non ha molto da raccontare, ritmi non alti, poche vere occasioni – più bianconere che nerazzurre – e, al riposo, lo 0-0 regge ancora. Da segnalare, in campo, una chance per Giovinco e una per Osvaldo, sugli spalti la grande prova di umanità della Curva Sud, che espone uno striscione in onore dei caduti di Superga, ricevendo applausi da tutto lo Stadium.
Secondo tempo sornione quanto il primo, fino all’ingresso di Quagliarella, che dà un po’ più di brio in avanti, e di Tévez, accolto dal boato dello stadio. La Juve cambia marcia e, tra gli altri, Pogba sale in cattedra, con numeri e giocate d’alta classe. Così, al 72′, Padoin, ex della partita assieme a Peluso, su suggerimento del francese, porta in vantaggio i suoi: tiro che bacia il palo e entra in rete. Per la Vecchia Signora, ora si tratta di gestire il risultato e il possesso palla, mentre, dopo un lunghissimo infortunio, lo stesso Simone Pepe fa il suo ingresso in campo al posto di un esausto Lichtsteiner. La partita si chiude con una ghiotta occasione incredibilmente fallita da Tévez: Quagliarella, molto generoso in questa circostanza, serve all’Apache il pallone del 20esimo sigillo stagionale che, invece, finisce sul fondo.
Intanto, alle 19.00 di questa sera, all’Olimpico, si è giocato Lazio – Verona, un match tra due squadre con un obiettivo comune: l’Europa League. Il risultato finale di 3-3, che porta entrambe le squadre a quota 53 punti, le mantiene ancora in corsa per la competizione europea. La partita regala molte emozioni fino all’ultimo minuto. A portarsi in vantaggio sono i padroni di casa con Keita al 29′, che, mandato solo davanti a Rafael da Candreva, non sbaglia. Gli ospiti pareggiano 7′ più tardi, con un tiro chirurgico di Marquinho. Nella ripresa, è ancora la Lazio a portarsi in vantaggio al 60′ con Lulic, che approfitta di un errore difensivo. L’Hellas, però, risponde con un micidiale uno-due: prima Iturbe e poi Romulo regalano l’incredibile vantaggio scaligero. L’espulsione di Lulic, poi, sembra peggiorare ancora di più la condizione dei laziali, i quali, tuttavia, al 93′, su un dubbio fallo da rigore, trovano con Mauri il definitivo 3-3. L’Europa League, a due giornate dalla fine, è un discorso ancora aperto.
All’appello, mancano solo più Napoli e Fiorentina, che domani chiudono il 36° turno.
Juve ora ancora più proiettata verso quota 100 punti, mentre, per l’EL, è piena bagarre.