In un PalaWhirpool ancora tutto esaurito i padroni di casa vogliono vendicare la sconfitta di gara 1 e regalare ai loro tifosi la prima gioia di queste semifinali. Coach Vitucci sceglie Talts e non Ivanov, mentre Banchi lascia fuori Christmas e rimette in quintetto Bobby Brown dopo la grande prestazione di gara 1, e ritrova Kangur dopo gli acciacchi della prima partita.
L’avvio mostra Siena ben determinata e decisa a compiere il secondo sgambetto consecutivo, anche Varese però mostra una determinazione maggiore rispetto alla prima uscita e così l’avvio è equilibratissimo con Banks e Dunston a guidare l’attacco della Cimberio a cui rispondono colpo su colpo il trio Brown, Kangur e Ortner; la prima frazione va quindi in archivio sul 19 pari. In apertura di secondo quarto Varese prova ad impostare un’accenno di fuga raggiungendo il +6 sul 27 a 21 grazie a Bruno Cerella, uomo preziossisimo dalla panchina per gli equilibri di Vitucci, peccato che dall’altra parte entri in azione un’infuocato Daniel Hackett che segna 11 punti in fila (18 alla fine con 5 rimbalzi), da quel massimo vantaggio varesino, ricuce lo strappo e tiene Siena agganciata all’avversario fino al 38 a 36 con cui le squadre vanno negli spogliatoi.
Al rientro sul parquet Varese ci riprova e parte in quarta con un parziale di 7 a 0 tutto griffato Bryan Dunston, autore di 13 punti e 9 rimbalzi, e vola sul massimo vantaggio +9, 45 a 36; la Montepaschi non è però squadra da mollare così facilmente e va a testa bassa per rimettere nel mirino i lombardi: l’intensità delle due difese sale vertiginosamente a scapito degli attacchi con i senesi che perdono ben 9 palloni nel quarto, saranno 15 alla fine contro i 14 dei padroni di casa, ma Varese non ne approfitta a pieno e allora grazie al sempre giovane Tomas Ress, che segna 5 punti nell’ultimo minuto, Siena si riporta in scia sul 51 a 48. Nella seconda metà di gara il parziale recita 26 a 26 tanto per far capitare l’impatto delle difese e l’equilibrio regnante sul match; Brown trova la parità a quota 52 in avvio di ultima frazione ma Varese riesce sempre a mantenere un minimo vantaggio da difendere con le unghie fino a un minuto dalla fine, quando Hackett con altri quattro punti in fila chiusi da una schiacciata segna di nuovo la parità a quota 62 in vista degli ultimi 60 secondi. Qui però le squadre si incartano non riuscendo a trovare il canestro che spezzi l’equilibrio fino a che Brown commetta ingenuamente fallo sul jump-shot di Mike Green (13 punti e 6 assist) a 5 secondi dalla sirena, regalando al play due tiri liberi che con calma olimpica trasforma per il 64 a 62 che fa esplodere Masnago. L’ultima parola spetta però proprio a Brown che viene liberato egregiamente da tre ma il suo tiro non vede neppure il ferro e allora i tifosi varesini possono lasciarsi andare.
Varese pareggia la serie che ora si trasferisce in Toscana ma l’impressione è che sarà una serie molto lunga e molto bella.
Programma gara 3
Lenovo Cantù – Acea Roma ore 20.00 diretta Rai Sport1