0-1 Cesena-Lecce
1-0 Chievo-Fiorentina
Rinviata Genoa-Inter
1-0 Lazio-Parma
4-0 Milan-Catania
Rinviata Napoli-Juventus
0-2 Novara-Roma
3-1 Palermo-Bologna 2-1 Udinese-Siena
È con la morte nel cuore per l’alluvione su Genova di (quasi) tutti che si giocano le partite della 11esima giornata di Campionato di Serie A, decima sul campo. Un minuto di silenzio infatti su tutti gli otto campi dove si gioca, Genoa-Inter e Napoli-Juventus, quest’ultima un po’ troppo frettolosamente, sono rinviate per l’alluvione. Dicevamo del minuto di silenzio: Purtroppo a Verona i giocatori Gamberini e Montolivo, anziché raccogliersi, ridacchiavano, probabilmente si meritano uno shampoo di buoni costumi!
Andiamo, come sempre, con ordine:
Palermo-Bologna 3-1. No way! Al Barbera i rosanero sono imbattibili! Stavolta è Ilicic il mattatore del pomeriggio, sfornando una prestazione come non se ne vedevano oramai dall’anno scorso e firmando in calce con una bella rete. Il Bologna di Pioli è tritato prima dall’israeliano Zahavi su tap-in, poi da Silvestre infine dallo stesso sloveno. La rete di Ramirez in chiusura è un brodino.
Novara-Roma 0-2. è la Roma dei giovani e del progetto Luis Enrique quella che va a vincere e a imporre a sprazzi il suo gioco al “Piola” di Novara. Soffre però fin troppo, trovando la rete solo al 73esimo da parte del pimpante neo entrato Bojan Krkic, che passa un buon periodo di forma. Raddoppio 3 minuti più tardi del solito Osvaldo, che piazza la zampata che chiude il match. Troppo poco Novara, non basta un palo di Porcari.
Atalanta-Cagliari 1-0. Il sogno orobico continua. La dea vince negli ultimi minuti grazie ad una rete del “solito” Tanque Denis, che trova il settimo sigillo in Serie A. Partita equilibrata, con Ficcadenti che, forse un po’ troppo ingiustamente, finisce fra le critiche. Negli isolano si sente l’assenza di Astori in difesa, che tornerà dall’infortunio solo dopo le feste Natalizie.
Cesena-Lecce 0-1. I pugliesi affondano il Cesena a domicilio, inguaiandolo sempre di più. Adesso i romagnoli vedono il baratro, inspiegabile il crollo di una squadra farcita di ottimi giocatori dalla cintola in su. Nemmeno Arrigoni inverte una tendenza che adesso preoccupa. Evanescente Eder, è scomparso Parolo, delusono ancora Mutu (unico pericoloso) e Candreva. 3 punti in 10 giornate sono decisamente troppo pochi. Dal canto suo il Lecce respira dalle acque torbide in cui si trova da inizio stagione affiancando addirittura l’Inter (che ha giocato, però, una partita in meno). Di Cuadrado, pimpantissimo, la rete decisiva.
Chievo-Fiorentina 1-0. Un va “Miha” tanto bene direbbero sotto Palazzo Vecchio. In effetti questa sconfitta, decia da una rete di Rigoni e legittimata da una traversa pochi minuti più tardi, potrebbe essere il “de profundis” per l’(ex?) allenatore viola Sinisa Mihajlovic accusato da tutti, tranne che dalla società, per lo meno ufficialmente, di non essere riuscito in un anno e qualche mese, a dare un gioco alla squadra. Evanescente Cerci, dopo un ottimo avvio di campionato, male Gilardino e Jovetic. Contestazione al ritorno della squadra, tegole Behrami (fuori 3 settimane) e Cassani (5-6 settimane). Dal canto suo Di Carlo mette in campo una squadra quadrata che difende bene e riesce a sfondare al momento giusto.
Milan-Catania 4-0. è tornato l’attaccante più “dominante” della Serie A. C’è moltissimo del suo nelle prime 3 delle 4 reti dei rossoneri che, per la gioia di Allegri e Galliani, non subiscono nemmeno una rete (non accadeva da un mese in Campionato). Al 7 minuto è già Samba svedo-brasiliana. Ibra ispira Robinho che viene nettamente atterrato in area. Rigore e trasformazione di Ibrahimovic. Al 24esimo, dopo un leggero forcing degli etnei, è Robinho, splendidamente imbeccato dal potente attaccante scandinavo, a mettere a terra Bellusci e insaccare sul palo lontano. Poi il Milan amministra siglando in pochi minuti a metà del secondo tempo due reti (autorete di Lodi che pasticcia e Zambrotta in tap-in dopo una potente punizione di Aquilani respinta da Andujar). Il Milan vince con Ibrahimovic sugli scudi.
Lazio-Parma 1-0. È “SaltaMiro” a far gioire gli aquilotti, che stavolta si improvvisa suggeritore alla fine di una gara che vede gli azzurri leggermente sulle gambe, probabilmente per la fatica di giovedì di Europa League. La Lazio adesso è prima (con la Juventus che deve recuperare il big match rimandato col Napoli) assieme all’Udinese. Klose, dopo aver colpito nel primo tempo una traversa di testa, taglia fuori con un ottima progressione la difesa scudocrociata e serve a Kozak un ottima palla che calcia malamente, ma Sculli è attento sulla ribattuta e insacca. Lotito dice che le Aquile non hanno paura dell’altezza e si candida ad una posizione di vertice del Campionato. Con un Klose così! Si infortuna Giovinco che salterà la convocazione in Nazionale.
Udinese-Siena 2-1. “Basta Di Natale” e l’Udinese va. I friulani, primi in classifica e con una difesa granitica (solo 4 reti subite in 10 partite, addirittura 7 match a porta inviolata), vincono anche contro il coraggioso Siena con una rete del biondo serbo Dusan Basta e un capolavoro di Di Natale, all’ottavo centro, che si candida ad entrare nel “gotha” del Cannonieri italiani qualora riuscisse a vincere la terza Classifica cannonieri consecutiva. Nel finale accorcia il Siena con Bolzoni, alla prima marcatura in Serie A.
Giocatori più della giornata: Antonio Di Natale, Zlatan Ibrahimovic, Miroslav Klose.