Serie A: Roma-Juve, una poltrona per due!

Creato il 28 settembre 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Due sono gli anticipi della quinta giornata di Serie A in vista dell’impegno Champions a metà settimana di Roma e Juve, entrambe in trasferta rispettivamente sui campo di Manchester City e Atlético Madrid.

ROMA – HELLAS VERONA

Nel giorno del 38^ compleanno di capitan Francesco Totti, la squadra di Garcia si presenta davanti al proprio pubblico a punteggio pieno e con un solo gol al passivo, subito in quel di Parma. Impossibile pensare di fare a meno del turnover visti i tre impegni settimanali e i parecchi infortuni, dunque spazio a Ljajic e Totti per affiancare Destro, con Gervinho e Florenzi in panchina; ancora indisponibili Iturbe, De Rossi e Astori. Dall’altra parte il biglietto da visita dell’Hellas è la propria imbattibilità dopo i primi 4 incontri: anche Mandorlini, ad ogni modo, propone qualche variante rispetto agli scorsi match, lasciando fuori Luca Toni e buttando nella mischia dal primo minuto Ionita, autore di due reti nelle ultime due uscite.

Dopo un primo quarto d’ora particolarmente equilibrato, i giallorossi mettono paura agli scaligeri con Destro, che di testa schiaccia verso il secondo palo, ma manca clamorosamente la porta per una questione di centimetri. I veneti, quindi, si chiudono a ridosso della propria area di rigore e difendono in 11 dietro alla linea del pallone, nel tentativo di cogliere la difesa di casa impreparata al primo errore. La Roma, dunque, prende fiducia e campo, costringendo gli avversari nella propria tre quarti, ma il gol continua a non arrivare: prima un triangolo tra Ljajic e Totti non si chiude per un soffio, poi, dopo una brutta palla persa di Obbadi, Maicon non riesce a concretizzare sul 4 contro 3, e ancora il capitano non riesce nel tap-in da pochi metri dopo una buona azione sull’asse Maicon-Ljajic sulla destra. La prima frazione si chiude così sullo 0-0, risultato che sta stretto ai capitolini vista la mole di gioco espressa.

Il secondo tempo si apre come il primo si era concluso: Roma riversata in avanti alla ricerca del vantaggio, ma ancora manca la giocata che faccia sbloccare il match. Garcia capisce, allora, che bisogna cambiare qualcosa: fuori un buon Ljajic, dentro Gervinho. L’ivoriano, con la sua velocità e la sua facilità di dribbling, crea parecchi grattacapi alla retroguardia avversaria, ma non è ancora abbastanza: il tecnico francese rileva, a malincuore, anche Francesco Totti, giocandosi la carta Florenzi. Il giovane centrocampista italiano non si fa pregare e ripaga immediatamente la fiducia del mister, trafiggendo con un tiro angolato un sorpreso Gollini. Poco dopo, Destro sbaglia nuovamente da due passi e, dunque, prova a fare la differenza da fuori. Molto fuori. Come il miglior Quagliarella, stop di petto a seguire e conclusione da 40 metri per l’attaccante, che si fa perdonare gli errori commessi in precedenza e archivia il match con questa prodezza, da vedere e rivedere, seppur Gollini abbia qualche responsabilità.

RISULTATO FINALE: ROMA 2 – 0 HELLAS VERONA (75′ Florenzi, 84′ Destro)

Promossi: Totti e le scelte di Garcia. Vedendolo giocare, nessuno direbbe che il numero 10 giallorosso ha già fatto la storia di questo club: corre, diverte e si diverte come un ragazzino di 21 anni, 21 come quelli che ha già trascorso sui campi di tutta Italia come attore protagonista. L’ex Lille, invece, indovina i cambi e porta a casa 3 punti importantissimi, per mettere pressione alla Juve e andare a Manchester con il giusto spirito.

Rimandati: Verona in toto. Quasi mai si è visto dalle parti di De Sanctis, piuttosto deludente per quanto fatto vedere lo scorso anno e l’inizio di questa Serie A.

ATALANTA – JUVENTUS

Bergamo, i nerazzurri di Colantuono ospitano i campioni in carica della Juve con il solito 4-4-1-1 con Boakye al posto di Maxi Moralez alle spalle di Denis, mentre si guadagna una maglia da titolare Papu Gomez sulla fascia sinistra, con l’ex di turno Estigarribia a destra; in porta confermato Sportiello. La Vecchia Signora, invece, alla ricerca della dodicesima vittoria consecutiva in Serie A con l’obiettivo di migliorare immediatamente il record delle prime quattro giornate senza subire gol, si affida al classico 3-5-2 con la coppia Tévez-Llorente ed un recuperato Vidal in mezzo al campo; panchina, quindi per MorataPereyra.

Nei primi trenta minuti di gioco, la partita non regala vere emozioni, ma solo una grande intensità da entrambe le parti, con un paio di conclusioni di Tévez, che fanno solo il solletico a Sportiello. Alla mezz’ora Llorente serve Lichtsteiner in profondità, il suo cross mette Sportiello fuori causa e arriva da Vidal, che manca il pallone, ma a rimorchio Tévez, al posto giusto al momento giusto, butta la sfera in rete. Nel finale di tempo, Pogba prova una conclusione al volo, ma svirgola e il tiro si trasforma in un assist per Llorente, che di testa spara alto. I primi 45′ si chiudono, quindi, sull’1-0.

Nella seconda metà di gara, l’Atalanta paga le energie spese prima dell’intervallo, ma ha tuttavia l’occasione di pareggiare: in seguito ad un contatto molto sospetto tra ChielliniMolinaOrsato concede ai bergamaschi la massima punizione. Sul dischetto si presenta Denis, ma l’argentino si fa parare il rigore da un super Buffon. Sul ribaltamento di fronte, però, c’è un altro argentino, che, servito da Evra, trafigge per la seconda volta in serata il giovane portiere nerazzurro. Tévez mette a segno la seconda doppietta stagionale in Serie A e taglia le gambe ai padroni di casa, ma si sa: gol sbagliato, gol subito. Allegri, poi, inserisce i due nuovi acquisti Pereyra e Morata, che si inventano un gol nei minuti finali: servito dall’Apache, l’ex Udinese serve col contagiri lo spagnolo, che, da due passi, deve solo appoggiare in rete di testa (prima realizzazione in Serie A). Vittoria netta per la Juve, quindi, che tiene il passo della Roma e mantiene la propria porta inviolata.

RISULTATO FINALE: ATALANTA 0 – 3 JUVENTUS (33′, 60′ Tevez, 83′ Morata)

Promossi: TévezBuffon. L’ex City porta ai bianconeri la quinta vittoria in cinque giornate e si porta in testa alla classifica marcatori con 4 reti. Il portiere della Nazionale, a lungo inoperoso, spegne il rigore di Denis e tiene la propria porta inviolata.

Rimandati: Llorente. L’Atalanta non demerita, ma subisce 3 gol senza che la punta ex Bilbao finisca sul tabellino di gara: ancora all’asciutto nella Serie A 14/15, rischia seriamente di perdere il posto in favore del connazionale Morata.


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