Da tanti anni ormai non si vedeva un campionato di Serie A così equilibrato come quello di quest’anno. La Juventus dei 4 scudetti consecutivi non c’è più. l’Inter, la squadra che sembrava già avviata ad una clamorosa fuga, si ferma dopo 6 giornate: le certezze dei nerazzurri si sono infatti sgretolate sotto i colpi di Ilicic e Kalinic, i grandi protagonisti di questa straordinaria Fiorentina prima in classifica. Non brilla nemmeno il Milan dei 100 milioni spesi sul mercato, con un’altalena di risultati (e di prestazioni) che “regalano” ai rossoneri un anonimo undicesimo posto. Se le big piangono, le piccole sorridono, basti vedere il Torino, terzo in classifica e il Sassuolo, quarto. Un campionato equilibrato e a dirlo è proprio la classifica: nessuna squadra è imbattibile, tutte possono vincere (o perdere) con chiunque. Sognare adesso è lecito e lo è anche per il Napoli
Grazie alla straordinaria vittoria ottenuta contro la Juventus, la squadra di Maurizio Sarri ha definitivamente rialzato la testa anche in campionato, lasciandosi alle spalle le incerte partite di inizio stagione. Gli azzurri hanno dimostrato di poter tener testa ai campioni d’Italia in carica, in virtù di una straordinaria qualità offensiva che poche squadre di questo campionato possono vantare. Il Napoli adesso è a -6 dalla vetta, ma la tendenza positiva delle ultime partite può far sperare in un filotto di vittorie.
Già nella prossima partita infatti il Napoli può approfittare del momento negativo del Milan (uscito sconfitto dalla sfida col Genoa), cercando un’importante vittoria esterna a San Siro che potrebbe dare ulteriori stimoli a questa squadra. Proprio con le grandi infatti, il Napoli sa regalare le migliori prestazioni stagionali, come ha dimostrato anche la recente vittoria con la Juventus.
Ritrovata al 100% la vena realizzativa di Gonzalo Higuain (5 gol in 6 gare di campionato), rilanciato alla grande un giocatore troppo spesso bistrattato come Lorenzo Insigne, Maurizio Sarri non può che guardare con ottimismo al futuro, in virtù dei progressi fatti dai suoi ragazzi. Ovviamente, gran merito va dato anche al tecnico, bravo nel rinunciare al suo 4-3-1-2 in favore del 4-3-3, il modulo che meglio si sposa con le caratteristiche dei giocatori a sua disposizione. E non è un caso che i gol e le vittorie siano arrivati proprio in concomitanza col cambio di modulo.
Lasciano però l’amaro in bocca i punti buttati con Sampdoria, Empoli e Carpi, partite che si sono tutte chiuse con un pareggio, ma che erano ampiamente alla portata degli azzurri. Addirittura, nella prima gara di campionato con i blucerchiati, il Napoli conduceva agilmente l’incontro per 2-0, per poi farsi rimontare in due minuti da Eder. Proprio le amnesie difensive degli azzurri possono rappresentare il più grande handicap di questa squadra. La fase difensiva rimane infatti il più grande, forse unico, difetto di questa squadra. Il Napoli può però consolarsi, perché quest’anno nessuna squadra sembra poter vantare un reparto arretrato di sicuro affidamento, come dimostrano i tanti gol subiti dalle grandi del campionato. Ed è per questo che la regola che vuole i campioni d’Italia essere anche quelli con la difesa meno battuta del torneo, quest’anno rischia di essere disattesa. I numeri sembrano quindi dare più di una speranza al Napoli, partito in ritardo rispetto alle altre squadre, ma in netta ripresa sia a livello di punti che di prestazioni. E con un attacco stellare come quello azzurro, sperare nello scudetto non è più un sogno proibito.