Diana Wynne Jones è nata a Londra, il 16 agosto 1934, da Marjorie Jackson e Richard Aneurin Jones, entrambi insegnanti. Nell’imminenza della guerra, poco dopo il suo quinto compleanno, fu espatriata in Galles; si spostò poi molte volte, passando anche alcuni periodi a Coniston Water, York, e di nuovo a Londra. Nel 1943, infine, la sua famiglia si stabilì definitivamente a Thaxted, in Essex, dove i genitori gestivano un centro congressi. Qui, la Jones e le sue due sorelle più piccole Isobel (diventata in seguito Isobel Armstrong, critica letteraria) e Ursula trascorsero un’infanzia infelice, lasciate per lo più a se stesse. Dopo aver frequentato la Friends School Saffron Walden, la Jones studiò inglese al St Anne’s College di Oxford, dove assistette a lezioni di C. S. Lewis e di J. R. R. Tolkien. Si laureò nel 1956, e nello stesso anno sposò John Burrow, studioso di letteratura medievale, da cui ebbe tre figli: Richard, Michael e Colin. Dopo un breve periodo a Londra, nel 1957 la coppia tornò ad Oxford, dove risiedette fino al trasferimento a Bristol nel 1976.
È morta a Bristol il 26 marzo 2011, all’età di 76 anni, a seguito di un tumore polmonare.
Serie di Howl:
1. Il Castello errante di Howl (isbn:9788874710959)
2. Il Castello in aria
3. La Casa per ognidove
“Io sono un codardo e l’unico modo per costringermi a fare qualcosa di cui ho paura è dirmi che NON la farò!”
Howl
Autore: Diana Wynne Jones (Traduttore: D. Ventura)
Serie: La Saga di Howl, vol.1
Edito da: Kappa Edizioni (Collana: //)
Prezzo: 15.00 €
Genere: Epic fantasy, Fantasy per ragazzi, Magia, Amore
Pagine: 256 p.
Voto:
Trama: La giovane Sophie vive a Market Chipping, nel lontano e bizzarro paese di Ingary, un posto dove può succedere di tutto, specialmente quando la Strega delle Terre Desolate perde la pazienza. Sophie sogna di vivere una grande avventura, ma da quando le sorelle se ne vanno di casa, lasciandola sola a lavorare nel negozio di cappelli del padre, le sue giornate trascorrono ancor più tranquille e monotone. Finché un giorno la perfida strega, per niente soddisfatta dei cappelli che Sophie le propone, trasforma la ragazza in una vecchia. Allora anche Sophie è costretta a partire, e ad affrontare un viaggio che la porterà a stipulare un patto col Mago Howl, a entrare nel suo castello sempre in movimento, a domare un demone, e infine a opporsi alla perfida Strega. Insomma, Sophie, nel tentativo di ritrovare la sua giovinezza, dovrà affrontare suo malgrado molte più avventure di quante ne avesse mai sognate! Questo romanzo ha ispirato al maestro del cinema d’animazione Hayao Miyazaki il film omonimo.
Recensione
di Nasreen
Questa volta, con Il Castello errante di Howl, le cose sono andate tutte per il verso giusto, e affrontare la lettura di un libro di cui conoscevo già i suoi elementi essenziali non è stato traumatizzante, anzi!
Iniziamo col dire che Il Castello errante di Howl è il magnifico frutto delle fatiche dell’autrice Diana Wynne Jones, da cui Miyazaki ha tratto spunto per uno dei suoi meravigliosi film d’animazioni qual è, appunto, “Il Castello Errante di Howl”, arrivato nelle sale italiane nel 2004, che gli è valso peraltro l’assegnazione del Leone d’Oro alla carriera (dopo il Leone d’Oro e l’Oscar per La città incantata).
Nonostante Miyazaki si sia ispirato al romanzo della Jones, dobbiamo dire che i due lavori differiscono sotto moltissimi punti di vista ma, questa volta, la differenza non va a penalizzare il film, andando anzi a creare due opere di notevole valore che vanno ad imprimere nel lettore un doppio punto di vista, come se si trovasse di fronte a due sfumature diverse della stessa opera. Miyazaki infatti ha semplificato la trama del romanzo, eliminando qualche personaggio e unendone altri (come il Mago di Corte Sullivan e la Signora Pentstemmon, maestra di Howl, che sono stati riuniti nell’unica figura della Maga di Corte Sullivan). Inoltre ha deciso di dare un’impronta decisamente più “romantica” alla storia – con tanto di lieto fine – in cui Howl attende da anni l’arrivo di Sophie, visto che la ragazza, nel presente, aveva avuto modo di entrare in contatto con il Mago, annunciandogli la sua venuta e intimandogli di attenderla. Nel romanzo la complessità della trama e degli intrecci, inclusi quelli dei personaggi secondari con tanto di filoni complementari a quelli della storia fra Howl e Sophie, sono decisamente superiori e i due personaggi principali non vanno affatto d’amore e d’accordo fin dal primo momento, anzi!
Anche se le diversità ci sono e sono rilevanti, la magnifica atmosfera creata dalla Jones è rimasta invariata, soprattutto per quanto riguarda il magnifico Castello del Mago Howl che, con le sue magiche porte, riesce a far viaggiare i suoi abitanti in vari punti del regno.
Concentrandoci un attimo unicamente sul romanzo, possiamo dire che la sua protagonista indiscussa è la “vecchietta” Sophie, unica di cui possiamo leggere spesso e volentieri anche i commenti sagaci e talvolta sarcastici a spese del vanesio e snervante Howl.
Comincerò a credere che Howl si stia innamorando per davvero solo quando si dimenticherà degli incantesimi di bellezza prima di un incontro amoroso.
Prima…. no.
La nostra Sophie, ritrovatasi novantenne, sarà costretta a lasciare casa e il negozio di cappelli di famiglia, per avviarsi alla ricerca di un modo per sciogliere il maleficio… finendo però proprio nel castello di Howl!
Calcifer
Qui incontrerà Calcifer, il demone fuoco alle dipendenze di Howl, che le prometterà di sciogliere il suo maleficio, ma solo se prima lui si prodigherà a sciogliere il contratto che lo lega a Howl e di cui non può, però, rivelarle tutto. Un mese di tempo nella casa di Howl le chiede, un mese per darle il tempo di scoprire qualcosa per liberarlo… Quello che Sophie non sospetterà, nel momento in cui accetterà il patto con Calcifer, è che ben presto il mese promesso si trasformerà in qualcosa di più e sarà proprio lei a non volerne sapere di lasciare il castello.
Il castello errante di Howl è un romanzo per ragazzi assolutamente in grado di conquistare anche un lettore adulto, capace di affascinare e far sognare grandi e piccini. Una fiaba dai toni colorati e vivaci ma anche cupi e carichi di apprensione, una storia in grado di regalare un sorriso e un piccolo insegnamento fra un combattimento magico e una “giovane” vecchietta che brontola mentre fa le pulizie del “castello più sporco che abbia mai visto”.
Un piccolo gioiello della letteratura, uno di quei libri che vanno letti ai bambini prima di farli addormentare. Un mezzo per far schiudere le loro menti al magico mondo della fantasia, dei buoni sentimenti e dei personaggi indimenticabili.