Titolo originale: Revolution
Nazione, paese: USA, NBC
Data di uscita: 17 settembre 2012
Genere: Fantascienza, Drama
Revolution è ideata da Eric Kripke (show runner di Supernatural) e da J.J. Abrams (… non c’è bisogno che lo si presenti) con lo scopo di riproporre sullo schermo un drama con intrecci di mistero, complotti e fantascienza alla stregua del celeberrimo Lost (con la speranza che non facciano la fine dei deludenti emuli “The event” e “Flashforward”).
Il pilot, che è stato anticipato sul web per creare curiosità, è stato affidato al regista Jon Favreau (quello della bella saga di Iron Man, ma anche di quella ciofeca di Cowboys&Aliens) con una media di 11,67 milioni di spettatori e con il 4,1% di rating nella fascia di riferimento 18-49 anni ha registrato il miglior debutto di una serie televisiva drammatica degli ultimi tre anni.
Trama: A seguito di un misterioso evento, la Terra si ritrova improvvisamente priva di energia elettrica, tutti i dispositivi elettronici smettono di funzionare. Nel pilot saremo spettatori dello spegnimento del pianeta con tanto di aerei che precipitano al suolo, cellulari muti e automobili bloccate. Il mondo si ritrova improvvisamente catapultato a prima della rivoluzione industriale. A quindici anni di distanza le città sono in rovina, con i grattacieli ricoperti dalle foreste; il governo americano è stato sostituito dalle truppe dello spietato generale Sebastian ‘Bass’ Monroe (interpretato dal bravo David Lyons visto nella bella e sfortunata serie “The Cape” e nell’indimenticabile “E.R.“). Tra i sopravvissuti nella campagna intorno a Chicago c’è Charlie ‘Charlotte’ Matheson (la bella Tracy Spiridakos, già apparsa in qualche puntata di “Being Human“), una ragazza armata di balestra il cui padre Ben (Tim Guinee), che pare avere informazioni sul misterioso evento di quindici anni prima, viene ucciso e il fratello Danny (interpretato da Graham Rogers) viene rapito dagli uomini della milizia guidate dal brutale capitano Neville (Giancarlo Esposito). La ragazza intraprenderà, insieme a Maggie (Anna Lise Phillips) e ad Aaron (Zak Orth), un viaggio per trovare lo zio Miles (Billy Burke), sperando con il suo aiuto di poter liberare il giovane. Molte le sorprese già nei primi episodi: l’esistenza di una donna, Grace (Maria Howell) che nasconde in soffitta un computer perfettamente funzionante che usa per comunicare con chissacchì e la scoperta che Rachel (Elizabeth Mitchell), vista recentemente a capo dei rivoltosi nel remake dei “Visitors“) la madre di Charlie, non è realmente morta come crede la ragazza, ma è in realtà in mano alla milizia. Al temerario gruppo si aggiungerà nella seconda puntata la bella Nora (interpretata dalla bellissima Daniella Alonso) esperta in esplosivi. I vari personaggi sono poi i protagonisti di numerosi flashback che guideranno man mano lo spettatore a conoscere gli intrecci nella trama della serie.
Recensione: Guardando le prime due puntate andate sinora in onda il giudizio è sufficientemente positivo. Le premesse ci sono tutte: l’evento straordinario (che coinvolge l’intero pianeta), il complotto è l’ambiguità dei personaggi in grado di aumentare ulteriormente il mistero. Occorre vedere se con il procedere della serie si riuscirà a creare uno zoccolo abbastanza consistente di fan (tipo quelli che hanno sorretto per anni le sorti di “Fringe”) in grado di sopportare una storia apparentemente troppo caotica senza che i personaggi “galleggino” senza spunti (vedi i sopracitati “Flashforward” e “The Event“, ma anche di “Terra Nova” della scorsa stagione). Per il momento facciamo il tifo visto che sebbene lo spettatore si trovi di fronte a una storia che intuisce essere molto più complessa di quella che è in apparenza è di certo invogliato a seguire lo svolgimento della trama per scoprire non solo il mistero dietro allo sconvolgimento elettrico, ma anche le interazioni tra i vari personaggi alcuni dei quali un po’ troppo odiosi (sinceramente la Charlie alla Katniss di Hunger Games è talvolta un po’ troppo faccio-tutto-io). La tecnica dei flashback a ripetizione è ormai il marchio di fabbrica di serie di questo tipo, ma non risultano per niente fastidiosi e sono piuttosto utili a far comprendere tutti i risvolti della trama. Belle, ma forse troppo poche, le immagini post apocalittiche in computer graphic delle città in rovina: si nota che il budget è quello che è e riguardo ai set si va al risparmio: speriamo che il proseguo della serie non si riduca a un continuo camminare tra i boschi. Incrociamo le dita.
Per chi è interessato è possibile seguire la serie grazie a EZTV (per il download degli episodi) e a ITASA (per i sottotitoli).