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Serie tv: The Paradise ovvero come la BBC ci conquistò con il suo allure d’altri tempi…

Da Strawberry @SabyFrag

 

La BBC non ne sbaglia una, a quanto pare, quando si tratta di sceneggiati in costume. Dopo il successo di Downton Abbey, arrivato ormai alla terza stagione in patria mentre la seconda è ora in onda su Rete4, quest’anno l’emittente britannica ha dato il via a una nuova serie, questa volta ambientata in piena epoca vittoriana. Si intitola The Ladies Paradise, meglio conosciuto The Paradise, basato sull’omonimo romanzo di Emile Zola e capace di conquistare il pubblico al punto da assicurarsi già una seconda stagione.

Serie tv: The Paradise ovvero come la BBC ci conquistò con il suo allure d’altri tempi…

Siamo in una città nel Nord dell’Inghilterra e Denise Lovett è appena giunta dalla campagna inglese per trovare lavoro nel negozio di sartoria dello zio. Ma una brutta sorpresa troverà ad attenderla. Lo zio non può tenerla con sé perché gli affari vanno male. Tutta colpa di The Paradise, il nuovo grande magazzino che Mr Moray ha aperto in Tollgate Street rendendo la vita difficile a tutte le botteghe dei dintorni. Denise è preoccupata per la sorte dello zio e della sua, senza un posto dove andare e senza un lavoro, ma al contempo è affascinata da quel grande negozio, una novità assoluta nella società post rivoluzione industriale dell’epoca, in cui ogni desiderio sembra poter divenire realtà. Denise, ragazza ambiziosa, non ha alcuna esitazione. Entrerà a far parte dello staff di The Paradise, nel reparto abbigliamento femminile gestito dalla rigida Miss Audrey e ben preso si farà notare da tutti per il suo talento negli affari, al punto che Mr Moray la chiamerà “my little champion”. Un futuro pieno di soprese si aprirà davanti all’orizzonte della giovane shopgirl, mentre il mondo intorno a lei cambia alla velocità della luce…

Serie tv: The Paradise ovvero come la BBC ci conquistò con il suo allure d’altri tempi…
La storia di Denise e di The Paradise conquista fin dal primo momento in cui la giovane campagnola posa lo sguardo sulla scintillante ed elegante facciata del grande magazzino. Subito si è avvolti in un’atmosfera d’altri tempi, in un ritorno a ritroso del tempo che affascina e ci rende subito più sentimentali e propensi a seguire un mondo che oggi ci appare ingenuo eppure così intrigante… I personaggi contribuiscono a creare tali suggestioni. Quello di Denise (Joanna Vanderham) è sicuramente un personaggio straordinario, uno di quelli a cui non ti affezioni subito e proprio per questo riesci ad apprezzarlo meglio. Ambiziosa, intelligente, acuta, perspicace, dotata di ingegno ed eleganza, una ragazza dell’ottocento che appare quanto mai moderna al punto da rispondere, alla collega che le chiede se guarda con occhi adoranti il padrone del The Paradise, nonché suo capo, perché si è innamorata di lui, che in realtà lei lo guarda così non perché vuole sposarlo, bensì perché vuole essere come lui. Non c’è da meravigliarsi se Mr John Moray, proprietario del grande magazzino, appaia soggiogato da Denise fin dal loro primo incontro. Moray (Emun Elliott) è il classico borghese che si è fabbricato da sé la sua fortuna e tenta la scalata societaria per conquistare gradino su gradino una posizione più prestigiosa e degna di rispetto. All’inizio non vi piacerà, con la sua aria da arrivista e da squalo capitalista, pronto a inglobare la via con il suo paradiso per signore, incurante dei poveri piccoli bottegai dalle ormai magre entrate, e la sua fidanzata aristocratica e snob, Katherine Glendenning. Ma John Moray è anche un uomo visionario, con idee provenienti dal futuro e un sogno da realizzare, un vedovo devoto che vive del dolore di una perdita misteriosa e che o affligge, un capo giusto e benevolo che di fronte all’ingegno di una sua commessa non si mostra prepotente ma sta al gioco e accetta consigli per migliorare il suo negozio, tutta la sua vita. Si arriva ad apprezzarlo, l’affascinante Moray, e a tifare per lui e Denise. A mettere pepe all’intera vicenda ci pensa lei, naturalmente, Miss Glendennig, figlia di un lord e pronta a tutto per fare suo Moray. Miss Glendennig è viziata snob e arrogante, eppure non si riesce a odiarla e a tramare contro di lei, perlomeno non da subito.
Serie tv: The Paradise ovvero come la BBC ci conquistò con il suo allure d’altri tempi…
Katherine è tenace e sa quello che vuole, non è affettata o melodrammatica come ci si aspetterebbe dalla unica figlia viziata di un ricco banchiere, e ama in modo incondizionato il suo John, al punto da affrontare vari ostacoli  e accettare le sfide che di volta in volta il suo amato le porrà davanti. Perché conquistare Moray non è cosa semplice… Attorno a loro si muove una compagine di commessi, venditori, banchieri, bottegai, dame, gentiluomini, ragazzini di strada e oscuri figuri come Mr Jonas. Clara, Sam e Pauline sono i compagni ideali per la giornata di lavoro al The Paradise, con le loro vite da working class, i loro passati a volte tristi e difficili, i loro segreti, gli amori nascosti e i pettegolezzi sempre all’ordine del giorno. Miss Audrey (Sarah Lancashire) è invece gloriosa, nel suo essere precisa, rigorosa, un po’ superba ed egocentrica, devota solo al Mr Moray e al suo lavoro, al punto di aver sacrificato l’amore per la sua “carriera”; una donna speciale che nasconde misteri e segreti che lentamente l’arrivo di Denise aiuterà a svelare, mostrandoci il suo lato più umano.

Potrei parlare di The Paradise per ore. Potrei raccontarvi ogni angolo e anfratto del negozio, ogni lacrima o risata dei suoi abitanti, ogni segreto e diceria che in esso si nascondono.  Potrei disquisire di come The Paradise diventi lo specchio di una società dinamica e in continua evoluzione, emblema di quell’era del progresso che allora era nata e in cui tutti credevano ciecamente, un mondo dove tutto pareva possibile e a portata di mano per ogni uomo, purché quest’ultimo volesse davvero cogliere le occasioni che la vita gli offriva. Potrei descrivervi come questa serie penetri nella nostra vita da spettatori seriali lentamente, in modo sottile, con un primo attimo di diffidenza che lascia poi spazio allo splendore di una serie brillante in ogni sua parte, il cui unico neo è l’esser finita troppo presto. Potrei dire questo e molto altro. Ma lascio a voi il piacere di scoprire il resto…


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