Serpenti e sindrome premestruale

Da tempo immemorabile gli uomini interpretano e giudicano il comportamento di noi donne facendo riferimento ai nostri flussi ormonali e al nostro utero.

Fu quel briccone di Freud che arrivò a mettere in relazione l’isteria con la presenza dell’utero, che se solo fosse stato più attento e meno prevenuto chissà in quanti uomini avrebbe dovuto ipotizzare la presenza di quell’organo alla luce di certi loro comportamenti per i quali ben si attaglia la definizione di isterici.

Io ne conosco molti, e immagino anche voi.

Già gli antichi greci avevano osservato nelle donne dei comportamenti particolari nei giorni che precedevano la comparsa delle mestruazioni e nei secoli successivi molti medici maschi hanno abbracciato la stessa prospettiva, arricchendola di ulteriori osservazioni.

Poi è arrivata la ginecologa Katharina Dalton che nel 1953, dopo studi e riflessioni, forse in preda a un impulso autogiustificatorio, coniò il termine sindrome premestruale che molto spesso viene chiamata in causa per spiegare certi nostri momenti: è più facile pensare che stanno per arrivarci le mestruazioni che porsi altre domande. E così sulla sindrome premestruale sono stati scritti tomi in cui vengono elencati gli innumerevoli sintomi che la caratterizzano: tensione, irritabilità, variabilità dell’umore, depressione, ansia, difficoltà di concentrazione, livello di sopportazione diminuito, calo della libido.

Ma ci sono delle novità e noi ci teniamo a tenervi aggiornati. Dei ricercatori dell’università di Kyoto, in un articolo appena uscito su Scientific Reports, hanno rilevato ancora un altro comportamento da ascrivere a questa famigerata sindrome: la rapidità nell’individuare i serpenti! Dei geni solo ad averlo pensato!

Dopo averne studiate ben 60, hanno concluso che le donne, quando sono nella fase luteinica, quella cioè che precede le mestruazioni, sono più veloci nell’identificare i serpenti che i fiori, in confronto a quando si trovano nella fase follicolare durante la quale impiegano lo stesso tempo per entrambi. Questo sarebbe dovuto al fatto che poiché le donne sono particolarmente ansiose in quel periodo del mese, sono portate a essere più svelte a rispondere a stimoli associati alla paura piuttosto che a stimoli neutri.

Io devo lasciare un po’ a desiderare in quanto a sindrome premestruale, perché dei serpenti non mi accorgo mai se non dopo che mi hanno infilato i dentini aguzzi nella carne o, se volete, dopo che mi hanno pugnalato alle spalle. Ne dovrò parlare col ginecologo…

Noterella: Spero abbiate apprezzato che non mi sono lasciata andare a interpretazioni dei serpenti in senso fallico e a considerazioni a carattere sessuale. A parte la foto in alto, ma non sono proprio riuscita a trattenermi