Magazine Diario personale

Sesso estremo

Da Lametamela @CristinaTinozzi

Ho iniziato a leggere il romanzo “Cinquanta sfumature di grigio” come testo di ricerca perche’, con improvvisato spirito giornalistico, volevo capire il motivo di questo successo planetario.
Mi sono approcciata al libro con diffidenza e supponenza, credendo di leggere cose banali, scontate e di poter fare un articolo su quanto tante donne, presunte santerelle, si possano invece  facilmente infuocare alla lettura di un libro con qualche scialba scena erotica, per liberare le loro frustrazioni.
Ebbene, la mia arroganza mi ha punita e mi sono ritrovata a tirare le 3 del mattino, incollata alla lettura del libro come raramente mi era capitato e, soprattutto, ho appreso con grande piacere che ci sono tante ”sfumature”, a me sconosciute, che regalano indubbiamente nuovi spunti su cui poter scrivere .
Posto che ho superato da poco la meta’ del libro, quindi vi invito caldamente a non rivelarmi come va a finire, la mia domanda resta irrisolta: “perche’ ha avuto tanto successo”?
E’ davvero un desiderio di tutte le donne la sottomissione? Seppur inferta da un uomo bello, affascinante e potente come Christian Grey?
In  un passaggio viene citata questa frase: “c’è una linea molto sottile tra piacere e dolore…sono due facce della stessa medaglia e uno non puo’ esistere senza l’altro”.
Nel corso di questa intensa lettura mi sono domandata con frequenza a quale tipo di dolore si riferisca l’autrice. Il dolore fisico di questi giochi sessuali estremi o il dolore al cuore che si prova, quasi sempre, quando si ama davvero? Perche’ sul momento la interpreti come “dolore fisico” che, grazie a questo gioco estremo condotto dal dominatore e suggellato da un contratto curato in ogni minimo dettaglio, riuscirebbe a provocare presunto piacere alla sottomessa. Ma, pensando piu’ profondamente, potrebbe significare anche che non puo’ esserci piacere in amore senza dolore e, in base alla mia esperienza personale, non  posso che confermare.
Ma il dubbio che mi affligge resta sempre lo stesso. Cosa ci attira tanto di questo libro?.
Mi sono chiesta cosa mi stia tenendo ogni notte incollata a questa lettura.
Forse il sogno di un principe, visto in chiave moderna e un po’ piu’ aggiornata rispetto alla vecchia Cenerentola? O forse il fatto di rivivere tutte le mie insicurezze tramite la “delicata ” protagonista che, vede come un miracolo il fatto che una persona di tale carisma come Christian Grey, possa essere interessata a lei.
Ho provato anche ad immaginarmi in questi giochi estremi ma davvero non riesco a comprendere come, il farsi infliggere dolore fisico, possa essere in alcun modo piacevole. Ci tengo a specificare che non sto facendo la moralista anzi, sto leggendo questo libro con la massima apertura mentale per cercare davvero di immedesimarmi e capire cos’è che ci conquista tanto. Sono rimasta molto attratta dalle fantasie erotiche di Mr Grey e, posso senza vergogna ammettere, che molte di esse mi incuriosiscono.
Ma quando ieri ho letto un capitolo basato interamente sul dolore fisico e psicologico provato dalla protagonista a causa delle forti “percosse”subite mi sono chiesta “ma davvero questa e’ la fantasia segreta di tante donne?”.
Probabilmente avrei dovuto finire il libro prima di scriverci un articolo , magari ci sara’ un risvolto meravigliosamente romantico e fiabesco di cui ancora non sono a conoscenza, pero’, ci tenevo a condividere queste riflessioni con voi . In fondo, comunque vada a finire il romanzo, resta che la mia attenzione e’ stata catturata sin dalle prime pagine,  e questo credo dipenda molto anche dal gioco psicologico creato dall’incontro dei due protagonisti, tanto diversi tra loro, che probabilmente e’ parte del motivo del suo successo.
Certo, indubbiamente se i due protagonisti fossero andati al cinema, a teatro o semplicemente a bere il caffe’ dubito fortemente che avrebbe avuto un tale riscontro. La componente erotica fa molto, ma credo che ci sia qualcosa in piu’. Un mix esplosivo di romanticismo, sesso, amore, passione e sicuramente anche una conoscenza approfondita dei nostri limiti in tema di fantasie .
Ma piu’ di ogni altra cosa, resto convinta che questo “pornoharmony” sia liberatorio, ovvero permetta alle persone di parlare di sesso senza imbarazzo perche’ chiunque puo’ acquistare qualcosa che fino a ieri era venduto solo in “negozi dedicati” e veniva considerato “vietato ai minori”. Questo libro si presenta come un romanzo d’amore tranquillamente sfogliabile in metropolitana, sul treno o al parco, anche se dentro trasuda pornografia in ogni sua virgola.
E chiudo comunque tornando alla mia considerazione iniziale ovvero: pur riconoscendo all’autrice ottime capacita’ narrative che sanno tenere il lettore inchiodato al racconto, resta l’indiscutibile constatazione del fatto che il sesso, in tutte le sue ”sfumature”, sia tanto chiacchierato e troppo poco praticato…
E, questo libro, e’ il classico esempio di cio’ che la gente vorrebbe fare ma non fa.



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