Non sarà stato il sesso romantico e passionale che conosciamo noi oggi, ma il primo atto sessuale del pianeta è da attribuirsi a dei pesci chiamati Microbrachius (facenti parte della specie dei placodermi) e risale a circa 385 milioni di anni fa .
Quello che è davvero importante secondo lo studio pubblicato su Nature non riguarda però la data del primo rapporto sessuale, bensì la sua evoluzione: questa specie sarebbe, infatti, passata dal riprodursi con una pratica sessuale che prevedeva la fecondazione interna ad una che prevedeva la fecondazione esterna.
“Totalmente inaspettato. I biologi non pensavano che potesse esserci un ritorno dalla fecondazione interna a quella esterna” ha dichiarato John Long, il paleontologo a capo dello studio.
Il sesso dei placodermi
L’analisi dei fossili dei Microbrachius dimostrerebbe che questi pesci ossei avessero gli organi sessuali necessari per riprodursi internamente e non fecondando esternamente le uova della femmina, come avviene tutt’ora in molte specie di pesci.
Il pesce di sesso maschile presentava un organo sessuale osseo a forma di L, mentre nelle femmine erano presenti delle placche ossee che permettevano l’inserimento dell’organo maschile e lo mantenevano in posizione.
Qui un video che mostra come i placodermi copulavano
A complicare la situazione, però, è il fatto che molte specie successive ai placodermi abbiano perso la capacità di fecondazione interna e siano tornati ad una pratica che prevedeva la fecondazione interna.
Insomma, nulla a che fare con quello che noi oggi chiamiamo sesso, ma questa scoperta potrebbe aiutare a comprendere come il sesso sarebbe stato reinventato in modo indipendente milioni di anni dopo.