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Sesso imperiale

Da Leragazze

Sesso imperiale

Dopo avervi raccontato tante storie di sesso animalesco oggi puntiamo in alto: passiamo al sesso imperiale.

Il protagonista è un ometto, impettito e tronfio, che passa da un trono d’oro a un lettone extralarge, circondato da giovani e giovanissime che lo intrattengono, scherzano, giocano, cantano, vedono film insieme a lui. Che avete capito? Mica film porno! Solo testimonianze dei successi dell’omino. Però, se ci penso bene, anche quello è porno. Le ragazzette sono lì, come ebbe a dire la moglie dell’ometto e si offrono “al drago per rincorrere successo, notorietà e crescita economica”.

E lui le guarda, si bea, si compiace, fa la ruota, ride, racconta pessime barzellette che le fanno sganasciare. Insomma, fa del bene a chi ne ha bisogno. E intanto traffica in tutti i modi per far sì che quel che è extrasmall diventi anch’esso extralarge.

Il fatto è che ci vorrebbero ben altre penne per descrivere queste storie. Chissà Marziale, Catullo, Petronio che meraviglie ne avrebbero cavato.

Quello che posso fare io è proporvi quello che ieri hanno detto i suoi amichetti fidati a proposito di questa vicenda squallida.

Vittorio Feltri, su Il Giornale, in articolo intitolato “Il premier giochi a porte chiuse”, inizia con una serie di lazzi e frizzi, di dichiarazioni di ammirazione e invidia. “L’instancabile lavoratore lombardo trae dalle tenebre una forza misteriosa che gli consente, a notte fonda e nonostante i 74 anni suonati e un debellato cancro alla prostata, di far esplodere una virilità e una gioia ludica della quale ci invita a prendere atto”. “Dicono che la chimica faccia miracoli dalla cintola in giù, e che Berlusconi vi ricorra ottenendo risultati portentosi. In questo caso gli chiederei una consulenza”. Ma poi prosegue: “In cambio di questi preziosi suggerimenti, gli darei un consiglio su come gestire la sua esuberanza. Anzitutto, eviti assembramenti in camera da letto e se possibile anche in salotto. Si sfoghi pure, ci dia dentro di brutto ma non davanti al folto pubblico, perché, fra gli spettatori, c’è sempre il tizio che prende nota degli esercizi più spericolati a cui assiste, onde riferirne agli amici”. “In sintesi, si raccomanda prudenza e discrezione”.

Maurizio Belpietro, su Libero, sottolinea che “quel che accade in camera da letto sono solo affari” di Berlusconi, tuttavia chiede al suo premier preferito che “amministri al meglio l’Italia e che faccia ogni cosa per non farsi mettere i bastoni fra le ruote”.

Giuliano Ferrara, sul Foglio, afferma che Berlusconi ha fatto benissimo a dire spavaldo che ama la vita e le donne, che nessuno gli farà mai cambiare stile di vita”. Secondo lui il Presidente del Consiglio “è un uomo della folla, peccatore per definizione e per definizione timorato di Dio”.

Fedele Confalonieri, in un’intervista al Corriere della Sera, è dell’idea che Berlusconi “deve concentrarsi sulla politica e inventarsi una grande giocata per smarcarsi”. “Berlusconi deve tornare a fare Berlusconi, solo così ne verrà fuori”.

Infine, Bruno Vespa su La Nazione, ritiene che “un po’ di maggiore sobrietà non guasterebbe”. E poi: una ragione “che dovrebbe indurre il Presidente del Consiglio alla prudenza è che egli sa benissimo che queste polemiche nascondono quanto di buono ha fatto il governo”. E conclude: “Le feste, dunque, Berlusconi le faccia un po’ più private e con meno ragazze indotte in tentazione. Si diceva una volta est modus in rebus”.

Non sarà che la situazione cominci a preoccuparli?



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