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Sette mozioni per lo Statuto sardo

Creato il 15 settembre 2010 da Zfrantziscu
Pare deciso. Il Consiglio regionale comincerà ad affrontare il 21 settembre la questione delle riforme, quella dello Statuto speciale in primo luogo. Si discuterà sulla base di sette mozioni, alcune delle quali rappresentano un serio sforzo di disegnare un quadro istituzionale nuovo ed originale del rapporto fra la Sardegna e lo Stato. C'è anche chi non resiste alla tentazione di trasportare le sue ossessioni politiche in un campo, quello della scrittura di un nuovo patto fra Sardegna e Stato, che ne farebbe volentieri a meno.Qui si troveranno i link al sito del Consiglio regionale che le raccoglie tutte, a cominciare dalla prima, quella del Psd'az “sull’indipendenza della Sardegna”. Le altre mozioni sono quelle:
  • del Gruppo misto su su "sviluppo e riforme" nell'unità del popolo sardo per il progresso civile ed economico della Sardegna;
  • di quattro consiglieri del Gruppo Comunisti, Sinistra sarda e Rosso mori “ sulla riscrittura dello Statuto sardo e sull'apertura, con lo Stato italiano, del processo di sovranità e indipendenza”;
  • del Gruppo del Pdl “ sulla riscrittura dello Statuto di autonomia della Regione autonoma della Sardegna”;
  • di un consigliere Comunista e di tre di Italia dei valori “ sull'attuazione del federalismo”;
  • di tre consigli del Gruppo Comunisti, Sinistra sarda, Rosso mori “ sull'affermazione del diritto di autodeterminazione dei popoli in funzione del più efficace contrasto all'aggressione e progressivo indebolimento dei valori di libertà, di uguaglianza e solidarietà politica, economica e sociale tra le comunità nazionali, linguistiche e culturali in Sardegna, in Italia e in Europa”;
  • di tre consiglieri, rispettivamente di Udc, Riformatori sardi e Partito democratico “sulla formulazione di un ordine del giorno voto al Parlamento per la stipula di un nuovo patto costituzionale (così come previsto dall'articolo 51 dello Statuto sardo).
Poiché, a parte la mozione del Psd'az sull'indipendenza, su cui è in corso sulla Nuova Sardegna un dibattito che va a suo onore aver cominciato, delle altre sei nulla o quasi è stato scritto, credo interessi i lettori del blog conoscerle nella loro integrità. Lieto se vorranno sobbarcarsi l'impegno di leggerle e, se ne hanno voglia, di commentarle. Anche questo è un modo di partecipare, come sollecitava Efisio Loi, alla discussione dal basso intorno al Nuovo statuto della Sardegna.
PS – La idea di Loi è la stessa che ebbero i promotori del Comitato per lo Statuto che, non a caso, si chiama “Firma per la tua Sardegna”. Ecco cosa scrivevamo nello "Appello del Comitato promotore del nuovo Statuto d'autonomia speciale della Sardegna attraverso una legge di iniziativa popolare": "E' necessario dare voce al popolo sardo perché, alla fine di un profondo dibattito, consegni ai Parlamenti della Repubblica e della Regione la sua volontà di acquisire tutti i poteri e tutte le competenze di cui ha bisogno per trasformare la Sardegna in una terra prospera. Il Comitato promotore per la nuova Carta della Sardegna lancia perciò la proposta di iniziativa popolare “Firma per la tua Sardegna” allo scopo di dibatterne in tutti i Comuni, nelle Province, nei luoghi di lavoro, di aggregazione, di studio e di raccogliere conseguentemente le firme per una nuova Carta di autonomia”.

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