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Come funziona una setta virtuale ?
Ma soprattutto cos’è una setta virtuale ?
Semplice, è un aggregato di individui che perdono la capacità di utilizzare in maniera autonoma i loro pensieri,di esprimere liberamente una loro idea senza per questo sentirsi derisi, emancipati, minacciati da qualche membro o dall’intero gruppo di appartenenza.
Le due componenti principali degli adepti di qualche setta sono:
- la superficialità intellettuale; ovvero l’incapacità di disporre ordinatamente un proprio ragionamento e di seguire l’interlocutore in maniera logica.
- tale ingenuità viene integrata all’interno di una fragile personalità ; cioè scarsa conoscenza delle dinamiche relazionali, e la ridotta facoltà di collegare coerentemente le informazioni a propria disposizione con le proprie esperienze personali.
Una volta che tali individui trovano un bel calderone virtuale che possa ospitarli il gioco è fatto. Le discussioni saranno alimentate dall’energia emotiva dei partecipanti che a loro volta saranno indotti ad assecondare il circuito psichico collettivo che anima la loro debole individualità. I più fragili saranno tentati a sperimentare quel metodo rivoluzionario, questa tecnica energetica; a seguire quella scuola esoterica; ad incontrare quel maestro new age… insomma a finire nei pasticci, senza manco sapere come e perché.
Ci sarebbero molti altri aspetti che andrebbero affrontati, e in futuro potrei approfondire l’argomento, ma ora mi interessa maggiormente prendere in esame tre soggetti emblematici che ho incontrato recentemente.
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Tra le mie ultime scorribande virtuali mi sono infatti imbattuto in una community stracolma di seguaci deliranti appartenenti alle più controverse
scuole di cybermisticismo postmoderno.
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I miei tre pesciolini d’aprile sono stati:
- Un’accolita della setta di Paolo Oddenino Paris
– Una santona intenta al marketing spirituale (^_^)
– Un indefesso paladino dei principi di Dianetics (il testo sacro dei fanatici di Scientology)
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La prima era una semplice vittima di un ammasso informe di credenze inculcategli all’interno di quell’Accademia per sciamani metropolitani.
La cosa buffa è che non solo lasciava trasparire la sua Setta-Dipendenza in ogni articolo e/o commento, ma se ne vantava pure, idolatrando quello che per lei era una gran Maestro e raccontando ogni tanto il suo “Rapporto Bastardo col Maestro (e con se stessa)” (testuali parole di un suo articolo).
Non c’è molto da dire in merito, per cui stendiamo un velo pietoso e passiamo al secondo personaggio.
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La santona degli Ashram.
La peculiarità di questa utente era quella di riuscire a manifestare magicamente numerosi motti melensi (da Osho a Miguel Ruiz passando per laVia Crucis) in un con sia una frase di baci perugina”).
Altra sua caratteristica era quella di sviare da un ragionamento con battutine incoerenti, puerili luoghi comuni privi di alcuna logica con la tematica trattata.
Il suo unico fine era quello di galvanizzare le pecorelle in cerca di Guru (tipo quella del “bastardo rapporto con il maestro”) confermandole che , essendo stata in india , ha incontrato pure lei dei grandissimi Maestri … (peccato non riuscisse ad esprimere un solo concetto logico con parole sue ed era soltanto in grado di copia-incollare aforismi di qualche Guru o dei messaggi presi qua e là da qualche libro New Age)…
In altre parole è la tipica fanatica che bombarda i forum con delle frasi fatte.
L’apice lo ha raggiunto quando, sulla mia bacheca, mi ha scritto che voleva “Seriamente” comunicare TELEPATICAMENTE con me.
Avendo capito con chi avevo a che fare , sventolai bandiera bianca e le risposi che mi aveva già somministrato fin troppi elettroshock con i suoi precedenti interventi.
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