> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="200" width="600" alt="Settemila battute su Holy Terror di Frank Miller >> LoSpazioBianco" class="aligncenter size-full wp-image-41079" />
Il nuovo fumetto di Frank Miller si chiama Holy Terror e racconta quella che è una vera e propria ossessione dell’ultimo Miller, ovvero la minaccia dell’Islamismo nei confronti dell’Occidente (vedi frankmillerink.com/2011/11/anarchy). Dati i toni forti e l’intransigenza dell’opera, il fumetto non ha mancato di suscitare polemiche: Holy Terror non lascia certamente indifferenti.
Le impressioni, però, a quanto parrebbe, purtroppo per Miller sono praticamente tutte unanimemente negative, se non altro per quanto riguarda l’Italia, che pure è un paese che a Miller ha dimostrato sempre parecchio affetto (e che spesso ancora lo cita).
A Lucca ho sentito proferire le parole: “Miller si è bevuto il cervello”, sul mio facebook il fumetto è stato definito “una merda fumante”, e sul web ho letto stroncature che canzonano un Holy Terror apparentemente fatto in fretta e tanto per fare.
Non aiuta nemmeno il fatto che in Holy Terror Frank Miller faccia tutto da solo, dalle matite, alle chine, al lettering, ai (pochi) colori. È simbolico il fatto che anche Lynn Varley, certamente a buon diritto artefice di una parte del successo delle opere di Miller, lo abbia mollato (non solo in spirito: i due hanno divorziato nel 2005, quando Miller ha iniziato a fare i soldi e, presumibilmente, ha concluso la spirale verso il basso iniziata con The Dark Knight Strikes Again).
Ma se si trattasse solo di questo, la potremmo anche chiudere qui e buona notte.
E invece no. C’è molto di più.
Dal punto di vista del disegno, le tavole sono come “cristallizzate”, cosa che raramente era capitata in precedenza, se non quando era stato fondamentale l’approccio creativo di un’altra visione forte (penso all’influenza unificante delle chine di Janson nel Dark Knight originale e dei colori della succitata Varley in Elektra Lives Again).
Solitamente, le tavole di Miller rappresentano sempre un cantiere in cui l’autore, soprattutto quando ha le redini del comando, non si pone problemi a “sperimentare” (nell’ambito dei recinti che si è scelto, chiaramente). Persino in Sin City, snodo epocale del percorso artistico milleriano, c’è un’evoluzione visibile pagina dopo pagina (per dire, nel caso della prima miniserie dedicata alla città del peccato, è progressivamente sempre più evidente la crescente sicurezza in sé stesso di Miller, contrappuntata dalla stilizzazione via via più spinta e “sparata” a livello di luci, ma è solo un esempio).
E questo è un particolare che viene fuori praticamente sempre: Miller che cerca di fare Miller. L’autore sfoggia un tratto che richiama un po’ quello stilizzato dell’ultimo Sin City, un po’ quello “euro-artistoide” di Elektra Lives Again e persino un po’ quello “post-manga” tutto piedoni e manone del DK2.
A volte, ma solo a volte, Miller sembra interrogarsi, ma la perplessità è sempre solo sullo stile già codificato da adottare.
Appropriatamente, la storia è l’adattamento proprio di un ciclo di Batman proposto nel 2006 che non si fa fatica a capire come la DC non abbia voluto/potuto accettare.
Non che a Miller importi: dietro la bandiera dei discorsi della “propaganda”, del “patriottismo” e dell’approccio “offensivo verso tutti” si nasconde solo la voglia di continuare a baloccarsi con il proprio giocattolo anche quando si è persa ogni capacità di comunicare, anche usando un’istituzione come il Batman di Miller (vedere le pagine 21, 64 e 78, dove la sbianchettata al simbolo sul petto di Batman è data in maniera particolarmente pigra e svogliata).
Peccato solo che manchi qualunque tipo d’idea intellettualmente stimolante, ciò che rende i fumetti (a volte) un medium degno di esistere.
Diventare la parodia di sé stesso è per un autore la peggiore maledizione, anche per un ultracinquantenne (evidentemente) in crisi d’identità.
Abbiamo parlato di:
Holy Terror [hardcover edition]
Frank Miller
Legendary Comics, 2011
120 pagine, cartonato, colori - 29,99$
ISBN: 978-1937278007
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