Dopo il nostro rientro a Milano la nostra quotidianità è ritornata allo stato normale, soprattutto la mia. Niente più passeggiate in giro su e giù per Milano per eventi o manifestazioni, niente incontri di blogger, nessun appuntamento che riguardasse la mia vita in rete... nada de nada... Una noia! Ma i miei bimbi dandomi il loro bel da fare hanno fatto si che il tempo libero a mia disposizione non sia stato poi così tanto e, tra una visita dal pediatra e la sistemazione dei dettagli per il matrimonio non ho praticamente avuto il tempo di dedicarmi ad altro.
In tutto questo Vincy ha FINALMENTE iniziato a gattonare e per quanto può sembrare stupido, la prima volta che ci è riuscito mi sono commossa. Per una mamma (e le mamme lo sanno) osservare i progressi di un figlio è sempre un emozione, un modo per osservare la veloce crescita che affrontano nel primo anno di vita e nei successivi.
Un importante passo è stato fatto per lui e un gigante per le mie braccia e per la mia schiena e nonostante abbia il bisogno che io stia al suo fianco quando accade, il poter riposare i muscoli del corpo anche solo per qualche minuto è sempre cosa buona e giusta.
Allo stesso tempo un altra "grande emozione" è stata vissuta in famiglia: la nostra prima festa scudetto in quattro. Da quando sono juventina e mamma infatti non era stato ancora possibile festeggiare da tifosa insieme alla mia famiglia perché ogni volta che la nostra squadra vinceva lo scudetto (praticamente sempre negli ultimi 4 anni) non ci trovavamo mai insieme al papà e festeggiare da soli a Milano non sarebbe stato così divertente. Tre feste fatte a distanza.
La prima in attesa di Cesare insieme all'amore della mia vita e le due successive in vacanza dai nonni. Quest'anno però siamo riusciti ad essere tutti insieme in questo grande giorno dove ci siamo gadgettizzati a dovere e vestiti a pennello per l'occasione, ognuno con la sua maglia, ognuno con la sua storia.
Un altro bellissimo momento in famiglia da portare per sempre nei nostri ricordi (e per sempre forza juve).
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