Magazine Diario personale

Settimana "Casalinghitudini di una volta" - Lunedi' = BUCATO

Da Odio_via_col_vento

 

Pam Ingalls, Hanging Out

 

Del bucato avevo sempre amato solo la parte teorica, critica, metodologica, filosofica ed artistica.
Ovvero come assortire, distinguere, impilare e distribuire i vari carichi della lavatrice in gruppi ben assortiti per colore, per consistenza, per peso e per natura delle fibre.

Ciò detto e ciò teorizzato, cercando (con risultati a dire il vero pressoché nulli) di far passare i concetti di base anche nelle teste maschili della famiglia.....ecco, detto ciò, appunto, la pratica era un'altra cosa.

La pratica comportava quasi sempre che un maledetto calzino blu rimanesse malignamente nascosto nei recessi della lavatrice e contaminasse col suo colore fatiscente una montagna di bucato bianco che la sventurata (=io) aveva improvvidamente deciso di lavare a 90°.

La pratica comportava che una catena di montaggio di piccoli carichi necessariamnete suddivisi per allocare debitamente colori improbabili come un verde pisello o un giallo zafferano, si arrestasse per una dimenticanza, per una telefonata, per una lettura avvincente, per il finale di un telefilm.....ogni cosa sembrava (ed era) degna di poter distogliere dalla catena di mollichine di Pollicino distribuite lungo la veranda del terrazzo, che inesorabilmente indicavano la strada verso la lavatrice.

La pratica comportava lavatrici di notte (risparmio energetico ma anche, sperabilmente, tempo a disposizione) e asciugature disperate sparse per casa, a costellare termosifoni e a invadere di stendini stanze e stanzette.
E quell'odore putrido e marcescente delle cose che stanno troppo ad asciugare......o  no!!!! 
Quella PRATICA, no! Mille volte meglio la teoria.

Anche dello stendere ero diventata una fanatica teorica, cosa andava davanti e cosa dietro, cosa si doveva stendere al sole e cosa all'ombra, cosa disteso e cosa non strizzato.

Nella pratica (la maledetta, quella in cui spesso fallisco), i panni inesorabilmente mi sfuggivano di mano e cadevano dal terzo piano giù su balconi di vicini pochissimo compiacenti.
Nella pratica spesso passavano piccioni maleducati e rendevano le fatiche precedenti del tutto inutili. 

E poi?  
Poi hanno inventato gli acchiappacolore e i detersivi che hanno annullato anni di teorizzazioni e manualistica, perché si possono fare tutte insieme lavatrici di mille colori.
poi le asciugatrici (sempre siano benedette) hanno cancellato necessità di vivere nel paese del sole, curiosità di vicini che spiano il tuo bucato e fatto vendetta dei piccioni diarroici.

E adesso? E adesso che potrei trovare la pace dei sensi, tra teoria quasi inutile e pratica che ci vendica della maledizione biblica del bucato, adesso non ci sono più bambini per casa, i giovani adulti si gestiscono benissimo da soli, un perfettissimo aiuto domestico fa quasi tutto il necessario......

Quasi quasi mi dispiace. 


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