In questo momento Benedetto DecimoSesto [in Piazza San Carlo NON erano 50.000! non raccontiamo palle!] sta visitando la Sindone, offrendo ai torinesi una riflessione profonda. Allo stesso modo, vi voglio far riflettere su alcuni avvenimenti di questa settimana frenetica e drammatica, eventi a cui come al solito l’informazione ormai venduta non dà il giusto spazio:
Sabato 24 marzo, NO LEGA DAY. L’onda di sdegno e disgusto per il nuovo governatore del Piemonte si è ormai placata, e tra una rivendicazione per la pillola RU486 e un insulto al patto per la vita, l’Arcigay ne ha approfittato per fare i casting per Maschi contro Femmine, il nuovo film di Fausto Brizzi con Nicolas Vaporidis. Alcune scene, infatti, verranno girate durante il prossimo Gay Pride.
Nicolas “Faccia da schiaffi” Vaporidis si fa tutte le coprotagoniste dei suoi film. L’insopportabile attore, insospettabilmente 29enne, si è fatto la Capotondi, la Crescentini, ora si sollazza con l’utile Sarah Felberbaum.
A proposito di Lega, CALDEROLI è diventato Susan Boyle.
La sera del 25 aprile c’è stato, in Piazza Castello, il consueto concerto. Ho quasi preferito Marracash ai noiosissimi Baustelle, ma soprattutto Grazie Grazie Grazie a te, scandalosa presentatrice. Qualcuno mi sai dire il nome? Dicono che sia originaria della ridente e pianeggiante Brusasco! Ve prego! Gabriella Ferrero! Quanto imbarazzo in una sola persona (sì sì, imbarazzo stile Fiammetta Cicogna)! Sembrava che parlasse al pubblico dello Zecchino d’Oro, ha fatto anche «Lallallà» per introdurre i Baustelle (spiegato perchè erano sottotono e non sono mai decollati)!
E che dire delle patetiche letture, capaci di spegnere il cervello di tutto il pubblico? Tra tutti ha spiccato una ubriacona che si è sentita sfarfugliare e gridare, con voce isterica alternata a piccoli svenimenti: «Donne! Sì. Donne… resis… il ponte della resistenza. Anche noi. Donne. Ecco.»
In Nuova Zelanda una nonna (72 anni) e un nipote (26) si sono innamorati e ora aspettano un bambino (grazie a una mamma-surrogato): PEARL CARTER e PHIL BAILEY, originari dell’Indiana, si amano, e se ne fregano dei giudizi degli altri, come sempre «isolo invidiosi del sentimento che proviamo l’uno per l’altro»… beh, ecco… I due si sono conosciuti solo pochi anni fa, quando, a causa della malattina della madre, il giovane è stato affidato all’anziana. «Dal primo momento in cui l’ho visto, ho saputo che non avremmo mai avuto un rapporto nonna-nipote» afferma lei, e poi, non contenta, continua: «L’ho chiamato in camera mia e l’ho fatto sedere. Poi l’ho baciato. Mi aspettavo un’altra reazione, invece ha risposto al bacio. Per la prima volta mi sento sessualmente viva».
Il nipote chiosa, facendoci capire molte cose: «Mi sono sempre piaciute le donne più grandi e penso che lei sia bellissima». Beh Roy Parsifal non può che essere orgoglioso!
Torna nelle casa degli italiani BUD SPENCER, con la nuova serie I delitti del cuoco: il mito della nostra infanzia è un ex poliziotto che diventata cuoco ad Ischia, per rilassarsi dopo anni di lotta al male. Il burbero dal cuore d’oro, però, continuerà la carriera di braccio destro della legge, insieme al commissario-figlio Enrico Silvestrin, che diventa così ufficialmente EX sexydj di Mtv degli anni Novanta.
Non abbiate paura: Bud continuerà a tirate pugni! Ma il montaggio, come vedete nel link, dovrà fare miracoli!
E per finire, Jovanotti sta tenendo una serie di conferenze negli Stati Uniti. Ad Harvard ha fatto il pieno. Il cantante, che ultimamente ha adottato un look da squinternato menestrello patetico, per l’America ha invece optato per una trendy-hipster camicia a quadri. Nel suo intervento parlerà di musica e – SORPRESA SORPRESA – PACE!! E infatti, nella foto, dietro di lui, campeggia Bob Marley (che come sappiamo significa: rasta, nero, colore, pace, reagge, sinistra, libertà, marijuana, concetti a casaccio intrinsechi in genere musicale ormai noioso).
Lo immagino in Aula Magna: si gratta la testa e, con lo sguardo malinconico (che ultimamente alterna agli abbracci con cui ricopre i suoi amici artisti che lo aiutono in qualche canzone umanitaria malriuscita) pone domande retoriche al pubblico. Mi prudono già le mani. Parlerà anche, approfonditamente, come nel suo stile, di diritti umani e di cancellazione del debito del Terzo Mondo: «Cattivoni, è facile: basta cancellare il debito».