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Settimana "I cibi di una volta" - Giovedì = Gnocchi (e forse Trippa)

Da Odio_via_col_vento

 

Linda Apple, Market Day

 

Street Food, si chiama oggi.
Cibo da mercato, si diceva una volta. Te lo vendevano fra le bancarelle, cucinato lì per lì o preparato con lunghe cotture in anticipo, come per esempio la porchetta arrosto delle fiere di paese. O il coniglio delle sagre paesane.
Ma anche le ranocchie in umido di certe estati romagnole, in piccoli resti di campagna tra la periferia che avanza.
O i pesciolini minuscoli, le moeche, di Venezia e dei lidi.

Trippa, lampredotto e centopelli a Firenze. Tante varianti della stessa cosa: interiora sostanzialmente, roba poco pregiata, che il macellaio avrebbe inevitabilmente scartato. Avanzi (di nuovo) del mercato, stavolta.

Come il kebab arabo, il fish and chips inglese, la pizza napoletana.
Le innumerevoli varianti povere, saporitissime, non omologate, non internazionalizzate, autentica anima di un popolo.

Trippa in mille modi, al pomodoro ma anche bianca. E fredda, in insalata.
Peccato che a casa mia la mangi io sola. Va a finire che non la mangio mai e mi tocca a cercarla nei ristoranti di cucina tipica, ormai spogliata della sua naturale essenza popolare.

Come gli gnocchi, del resto: riciclo di patate, pane dei poveri. O di semolino, nutrimento dei vecchi e dei bambini.
Eppure prelibatezze di una volta, riservate a questo giorno speciale, giovedì, in mezzo alla settimana, subito prima di un giorno di magro: giovedì, quasi una seconda domenica.

 


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