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Settimana "I cibi di una volta" - Sabato = FEGATO

Creato il 15 giugno 2013 da Odio_via_col_vento

 

Settimana

Giovan Battista Tiepolo, Allegoria della Saggezza e della Forza

 

Parlo volentieri di fegato.
Intanto perché mi piace molto. In tutte le sue accezioni, sia figurate che culinarie.
Amo il fegato alla veneziana, amo il fegato fritto, amo il fegato di vitello, di maiale, di coniglio, i fegatini di pollo.

Lo so che molti non amano le interiora: a casa mia quasi, con un po' di varanti e distinzioni, ma certo nessuno come me. Tutte e tanto.

Cervello (il sopraffino cervello fritto alla fiorentina.....ma io lo adoro anche con limone e solo un filo d'olio, lesso); animelle; rognoni; milza; cuore.
Il popolarissimo Kidney pie inglese.
Anche la variante eleganté del paté di foi gras.

Le trippe, i lampredotti, i centopelli.

So che c'è un sapore distinto e particolarissimo. E sono lieta (ed orgogliosa) di amare proprio quel sapore, quella consistenza, quella antichissima e poverissima cucina.

Sì, perché c'è stato un lungo, lunghissimo tempo, in cui questi erano cibi poveri, i cibi residuali, non a caso usatissimi nella cucina caraibica.

Ma anche, prima di questo, sono stati cibi simbolici, dedicati ai guerrieri, depositari nell'immaginario dei popoli di riserve di coraggio, di saggezza, di forza, di tutto quello che di buono è connesso all'interiorità dell'essere umano.

Sarà (è) una visione primitiva, ma cosa c'è di più primitivo, primario anzi, del cibo e dei suoi simboli?
E a me piace avere ancora qualche connessione col lontano passato dell'umanità. Con gli albori del mondo.

 


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