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Sexual Revolution, 'barriere intergalattiche' e meno ipocrisia, eh?

Da Minerva Jones
Sexual Revolution, 'barriere intergalattiche' e meno ipocrisia, eh? Ieri, 1|12|2011, ricorrenza in cui si celebra la giornata mondiale contro l'AIDS, in questa nostra Italia ancora evidentemente in mano a ipocriti filodemocristiani e baciapile che vanno a mignotte mentre i figli guardan la tv, il Ministero della Salute pare abbia vietato di pronunciare la parola 'preservativo' sui canali Rai nel parlare del contagio da HIV (scrivo "pare" per amor di correttezza, perché - pur se la notizia è pubblicata dal Corriere - questo non ha ancora rivelato né fonti né materiali dai quali avrebbe avuto tale informazione; nonostante ciò, l'argomentazione di questo mio post ci sta comunque, vista la campagna contro l'uso del preservativo attuata da sempre dai vari governi in questo paese supino al Vaticano). Così come sappiamo che non si deve parlare di omosessualità o di coppie di fatto, di eutanasia, di diritti sul proprio corpo ecc.
'Preservativo' (e nel link che vi ho collegato mi unisco al coro di chi invece pronuncia questa parola in modo forte e chiaro) è invece una bella parola - l'unico mezzo, oggi come oggi, per difenderci da malattie veneree, nonché uno dei mezzi meno nocivi per la salute femminile per evitare gravidanze indesiderate.
Michela Fervida su Facebook propone di usare l'espressione 'barriera intergalattica' per riferirci a tale strumento per proteggerci, dato che 'preservativo' non si può dire, e pertinente è il commento di un'altra amica - ovvero che un termine del genere dà una certa sensazione di onnipotenza.
E sia! Non per celebrare il maschile (cosa che in questo blog in cui si celebra la persona non è mai stato fatto), quanto per sentirci davvero tutte/i pieni di desiderio, forza, energia e ardore quando facciamo l'amore con chiunque decidiamo di farlo! Che poi questo chiunque sia donna, uomo, trans, corpo universale - che importa a me se ciò che provo è complicità, affetto, desiderio?
Sexual Revolution, 'barriere intergalattiche' e meno ipocrisia, eh? Del tipo: mie care amiche etero, voi, a quello sgnacchero inaudito di mix francoalgerino di Jean-Pierre Barda (non per insistere, ma continuo a pensare che la mescolanza di tratti somatici di popolazioni anche molto distanti geograficamente diano origine ai più mirabili esempi di bellezza umana), a quanto pare gay, non proporreste comunque un giro di giostra anche vi dovesse rifiutare in virtù delle sue predilezioni di genere o proprio di mancanza d'attrazione nei vostri confronti? Io sì, all'istante: sexy, intelligente e terribilmente ironico. Ma quanto me la godrei serenamente con uno così? :-D
Guardatevi questa pubblicità di preservativi che lo vede protagonista!

E nella mia ignoranza, ché non si può sapere tutto!, non conoscevo neanche il gruppo Army of Lovers di cui costui era uno dei membri, che ha fatto questo pezzo molto Village People a livello musicale ma con un testo in cui ci propone amore libero di tutti con tutti (alè! @Porno, costui è sulla tua stessa lunghezza d'onda, visto il sottotitolo del tuo blog!).

Quindi, vi chiedo: vogliamo liberarci di tanti costrutti e imperativi castranti, una buona volta, e celebrare il piacere, l'amore e la vita in modo vero - ovvero distante anni-luce (e rispetto a coloro che portano avanti questa politica io metterei una bella barriera intergalattica sulle loro teste a mia difesa!) dalla mortificazione della felicità, del desiderio, e della possibilità di 'giocarci bene' quest'unica vita che ci è dato vivere? Cosa stiamo aspettando? :-)


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