Magazine Diario personale

sfiorare la vita

Da Leucosia

quello che in ospedale non ti aspetti è entrare in un mondo di riti e scadenze, di passi felpati e infermieri isterici, di donne che piangono in un angolo – sempre lo stesso angolo – e l’esclamazione che riecheggia con tono di disapprovazione : ” in reparto non è permesso il cellulare!”

il cellulare negato a un paziente è come tagliare il cordone vocale con parenti e familiari.

oggi avere in mano quel magico rettangolo luminoso rappresenta per chi non ne può proprio fare a meno un’ancora di salvezza.

poi ci sono i medici, di cui impari a riconoscere abitudini e tic, distinguerne la boria e l’umiltà, e impari anche a schivarli quando la loro figura è troppo lugubre e foriera di notizie non certo incoraggianti.

è una condizione dove l’essere umano è sospeso in attesa di conferma, dove tutto si concentra e si raccoglie, respiri, segmenti di sensazioni, anche quelle più violente, registri tutto – i tuoi occhi registrano tutto. non si sfugge al dolore altrui, e nemmeno alla speranza.

speri infatti che tutto finisca per il meglio e al più presto.

 



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