L’imponente dispiegamento di polizia di ieri ha reso possibile… uno sfratto. Non ci è stato consentito assistere all’intervento con cui marito e moglie sono stati cacciati di casa. Dà fastidio un testimone che vede e racconta senza intervenire? Il dramma è l’accaduto. E’ stata usata la forza, è stata fatta intervenire la polizia. Secondo chi scrive sarebbe stato molto meglio che la pubblica amministrazione evitasse il dramma. Alloggi vuoti ce ne sono: si dice duemila a Cremona, ma quanti che siano, alcuni possono essere resi agibili e riattati senza grandi spese, soprattutto se l’Aler non avesse costruito nuove palazzine nel recente passato e negli anni scorsi di cui non c’era necessità, a Soresina, Crema e altrove in provincia. Milioni di euro se ne sono andati per pochi appartamenti nuovi quando centinaia attendono di essere utilizzati. In via Cambonino, in via Sesto e altrove. E’ finita così.
SPINADESCO CR Francesca Sperzaga con la schiena a pezzi, alla ricerca di un analgesico, e il marito Adbul Mars con un braccio dolorante: il figlio di tre anni è ospite di parenti, mentre i genitori dopo lo sfratto di oggi sono ospiti della casa dell’accoglienza, per 15 giorni a spese del Comune. Infatti il costo che ogni persona deve versare è di 20 euro al giorno. Le forze dell’ordine hanno buttato giù la porta e sono entrati nell’appartamento di Spinadesco, in via Roma 125, al primo piano, dove fino a stamattina abitava la famiglia italo-marocchina. Il contratto di lavoro di Abdul Mars è scaduto: l’operaio è ora senza lavoro né casa, come la sua famiglia. Impressionante il dispiegamento di forze organizzato dalla Questura per eseguire lo sfratto malgrado la resistenza passiva del Comitato antisfratto. La signora Sperzaga rivolge un ringraziamento ai ragazzi del comitato che, sono sue parole, danno l’anima e il cuore, grazie anche a tutte le famiglie che ci sono state vicine.
da http://www.telecolor.net ieri sera