Per un’altra famiglia torinese l’incubo dello sfratto è diventato realtà. Michele, con la moglie e la figlia studentessa al liceo, altro non ha potuto fare se non raccogliere i ricordi di una vita e riporli in valigia. Sfratto esecutivo per morosità.
Questa è la realtà che nel 2014 ha colpito 4.529 famiglie, 569 in più rispetto all’anno precedente e ben 2.473 in più rispetto al 2004. Gli sfratti sono in continuo aumento e le devastanti conseguenze non stanno tardando a farsi notare. La casa, il proverbiale “tetto sopra la testa” è diventato un lusso. Gli iscritti al mandamento del Tribunale di Torino sono risultati essere a fine anno 4.529, dei quali solo 26 possono essere attribuiti alla normale scadenza dei termini del contratto di locazione. Nel 2013 la conta dei procedimenti per morosità era arrivata a poco meno di 4mila sfratti facendo pensare che il peggio fosse passato. Non è stato così, come dimostra il salto negli abissi del 2014.
Al problema dello sfratto si aggiunge quindi l’aumento dei clochard, dal francese “senza dimora”. In Italia, secondo i dati della Fiopsd (Federazione Italiana organismi per persone senza fissa dimora) il numero dei senza tetto oscilla tra i 90 e i 100 mila.
«Sono persone che non avremmo mai pensato di vedere in queste condizioni», commentava già nel 2013 Pezzana, presidente della Fiopsd.
A volte lo sfratto porta a peggiorare situazioni già difficili, come nel caso di Ida. La signora, 49 anni e disabile, vive con il marito Luigi nella vecchia Panda rossa di famiglia. Pochi giorni fa le è stata rubata la carrozzella di proprietà dell’Asl To2. Anche questa famiglia ha subito l’incubo dello sfratto per morosità ed è in attesa di ottenere, primo o poi, l’accesso a una casa popolare. Ma non tutti hanno la possibilità di possedere una macchina dove trovare rifugio e scaldarsi. Mihai Gatu, clochard di 48 anni, è stato trovato senza vita in via Montebello, mentre tentava di rifugiarsi in un portone per sfuggire al freddo torinese che in questi giorni si è abbattuto sulla città.
Il 2014 è stato l’anno degli sfratti e coincide con il quasi completo azzeramento delle risorse destinate al sostegno della locazione, unica agevolazione proveniente dallo Stato consistente nel fondo salva-sfratti. Quest’anno però potrebbe portare buone nuove con la riattivazione dei finanziamenti all’affitto. Sono infatti 3,5 i milioni di euro messi a disposizione per il bando a sostegno della locazione, ai quali si aggiunge il milione e 400mila del salva-sfratti. La speranza del vicesindaco con delega al Welfare, Elide Tisi, è quella di riuscire finalmente a invertire questo trend che con la crisi pare inarrestabile.
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