Sgarbi ci riprova con Salemi, tra intrighi di corte e giochi di forza
Dopo lo scandalo del 2011, quando é stato chiesto lo scioglimento del Comune di Salemi per presunte – e mai dimostrate – infiltrazioni mafiose, Vittorio Sgarbi torna a far parlare di sé e della cittadina siciliana.
L’eccentrico critico d’Arte ha deciso di candidarsi alle elezioni comunali di quest’anno, riproponendosi come Sindaco di Salemi e afferma di voler candidarsi da solo in quanto sostenuto dalla lista civica.
Vittorio Sgarbi si é dimesso dalla carica di primo cittadino nel febbraio del 2011, prima ancora che lo Stato prendesse la decisione di sciogliere la giunta e il Comune. É stata una scelta di protesta dettata dalla trasparenza con la quale Sgarbi aveva amministrato il Comune che, oltretutto, é ancora in commissariamento. Sono in moltissimi, forse troppi, a credere fermamente che l’accusa di infiltrazione mafiosa all’interno dell’affare pubblico sia stata una mossa furba studiata e messa in atto dalle forze occulte che regnavano e continuano a regnare all’interno degli Organismi dello Stato e per le strade dell’intero Paese.
Sono profondi i dubbi sul susseguirsi degli eventi che hanno condotto Salemi ad essere sotto inchiesta e sono inquietanti le ipotesi che lentamente si insinuano sulla spontaneità e la rettitudine dei soggetti che di questa inchiesta si sono serviti per chiudere il capitolo ‘Sgarbi’.
L’ex Sindaco, pertanto, ha fatto richiesta formale alla magistratura di aprire ufficialmente un’indagine che sia atta a verificare tutte le operazioni che fanno capo all’ex Vice Prefetto di Trapani, Giuseppe Ranieri, che era a capo della Commissione di accesso agli atti nella Città Belicina e che ottenne dal Ministro Cancellieri lo scioglimento del Comune. La relazione portata sulla scrivania ministeriale contiene infatti un eccessivo numero di dati falsati, supposizioni, eventi manipolati e forzature che inducono a credere che ci fosse una volontà superiore a desiderare l’annullamento e l’insabbiamento degli sforzi e dei progressi di Salemi durante l’amministrazione Sgarbi.
Ricordiamo eventi celebrativi come i festeggiamenti per il 150° dell’Unità d’Italia alla presenza del Presidente della Repubblica Napolitano, mostre d’arte di risonanza mondiale come Cezanne, Manet, Caravaggio e Picasso, oltre a serate di gala, spettacoli, i Musei della Mafia e del Risorgimento, la rivalutazione del centro storico e del patrimonio ambientale e culturale della Città nonché della Sicilia tutta e, non ultimo, un forte e sincero esempio di incoraggiamento alla libertà di pensiero verso tutti i cittadini del meridione.