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Sgarbi, il vecchio liberale pronto alla Rivoluzione

Creato il 08 agosto 2012 da Cortese_m @cortese_m

L’estroso Vittorio non si smentisce, prosegue il suo percorso di vita, la sua carriera, il suo perenne riciclarsi, con una iniziativa “forte”, il 14 luglio scorso ha infatti presentato il suo Partito della Rivoluzione.

La data è stata scelta non a caso, proprio nella ricorrenza della presa della Bastiglia, e il luogo – davanti Palazzo Chigi – stava a simboleggiare la sua intenzione di “occupare il Palazzo del potere”.
Che nessuno rida, perchè è proprio lui che lo ha dichiarato...

Al di la di facili ironie si è parlato anche di contenuti, dall’abbassamento della pressione fiscale, ad una valorizzazione del patrimonio artistico-culturale attraverso la creazione di un Ministero ad-hoc, all’abolizione delle Regioni, e persino di un salario minimo garantito per tutti.
Punti programmatici condivisibili, almeno in gran parte, ma Sgarbi lo conosciamo, mica ci aspetteremo che alle parole seguano i fatti, d’altra parte è un politico, no?

La vita-carriera politica di Sgarbi, è nota, il vecchio liberale, dopo aver ricoperto incarichi a tutti i livelli, dopo essere stato sia pro che contro Berlusconi, dopo aver scelto la carriera di Sindaco in vari comuni del nostro Stivale, continua a voler essere presente nella vita pubblica-politica, ma avendo già conseguito una lauta pensione da Parlamentare, mi chiedo, perchè non si occupa di attività filantropiche delle quali nel mondo intero c’è sempre un gran bisogno?

Ho sempre apprezzato questo personaggio quando dalla sua bocca provenivano argomenti di storia dell’arte, spesso sono rimasto incantato da quella che reputo una dote innata, un talento naturale nel veicolare informazioni, dati, ma anche immagini ideali di luoghi o opere d’arte, una dote che non è da tutti a prescindere dalla reale prepazione su un dato argomento.

Nella mia carriera universitaria ho ascoltato tanti Professori anche di alto profilo e preparazione su materie quali pittura, architettura, scultura, storia dell’arte in generale, ma Vittorio ritengo sia in un certo senso unto dal Signore.
E proprio sulla base di ciò, sarebbe auspicabile si rendesse conto dei suoi limiti nel mettere mano ad altro, ad esempio alla politica.

Nel recentissimo passato della sua carriera di Amministratore siciliano abbiamo assistito a più di una debacle: solo pochi mesi fa infatti è terminata l’avventura di Salemi, dove il Comune sotto la sua gestione di Sindaco è stato commissariato per infiltrazioni mafiose, e successivamente la partecipazione alle elezioni a Sindaco di Cefalù, dove è stato palesemente bocciato dagli elettori.

Ma lui non molla, d’altra parte la politica gli consente di vivere ad altissimi livelli senza troppo faticare e sopratutto a prescindere dai risultati raggiunti.

Non so quanti elettori potranno riscontrare in questo personaggio una credibilità per rappresentarli, quanti potranno credere che un personaggio che nel Palazzo c’è stato e c’è tutt’ora, possa portare avanti una rivoluzione che solitamente parte dal basso e non da ricchi e super-privilegiati personaggi qual’è anche Sgarbi.

nanni


Sgarbi, il vecchio liberale pronto alla Rivoluzione

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