«Una volta svelata la macchina del fango, scoperta la sua meccanica, portate a nudo le funzioni e i protagonisti, se ci fosse qualche traccia d'archetipo del sentimento morale - che so, vergogna e colpa - l'affare sarebbe chiuso. Sarebbero sufficienti quel che si chiamano "sanzioni di vergogna". Chi è responsabile di comportamenti scorretti viene escluso dall'ambiente. Sarebbe un danno ben più grave della sospensione di tre mesi dal lavoro (pensate soltanto al denaro che Feltri ci rimetterebbe). La "shame culture" sottintende però un'etica e la sua condivisione».
Già, un'etica e la sua condivisione. Ma lasciamo perdere.
Comunque, sarei curioso di sapere da Malvino se questa «shame culture» sia compatibile, o meno, col metodo liberale.P.S.Non pensavo di poter rivalutare Mario Giordano.