Avendo saltato il giro precedente, dedicato agli scheletri nell'armadio - ho fatto fatica ad arrivare a due o tre grosse mancanze -, non potevo mancare di dire la mia rispetto ai titoli "da vergogna".
Che poi, almeno per quanto mi riguarda, tanto da vergogna non sono. Anzi, potrei definirne alcuni come simboli e supercult del Saloon.
"Allora, chi lo pesta, Peppa Kid!? Tu o io!?" "Direi entrambi, così nessuno si perde il divertimento!"
VOGLIA DI VINCERE di Rod Daniel
Ricordo quanto, negli anni ottanta, le commedie con un protagonista timido pronto al riscatto finale fossero - specie se legate allo sport - uno dei must totali dell'allora casa Ford. Con Karate Kid, Voglia di vincere è il film che ho rivisto più volte a quei tempi, imparando a memoria battute e fasi delle partite di basket tanto da ricordarli ancora oggi. E quando mi capita di rimettere il dvd nel lettore, me lo godo esattamente come allora.
FRACCHIA LA BELVA UMANA di Neri Parenti
Cultissimo del trash all'italiana, ecco un altro titolo che potrei recitare fatica dall'inizio alla fine, ridendo come un pazzo scriteriato a quasi ogni sequenza: in particolare, gli interrogatori di Fracchia ed il confronto tra l'Ispettore Auricchio e la Belva rispetto alla madre di quest'ultimo continuano ad essere da antologia. Un must see che torno a rispolverare ogni anno, preferibilmente d'estate.
BOMBER di Michele Lupo
Ricordo quanto, nel periodo delle scuole elementari, adorassi i film con Bud Spencer e Terence Hill, allontanati come una malattia mortale negli anni da radical chic ossessionato dal Cinema d'autore e recuperati e riscoperti solo di recente. Tra tutti i loro lavori, il mio preferito è in assoluto Bomber: legato alla boxe, con protagonista il solo Bud - il mio favorito del duo - ed uno scatenato Jerry Calà, che regalava perle su perle ma anche una certa malinconia. TOCCATO! di Jeff Kanew
Evidentemente il 1985, oltre ad essere l'anno di nascita di mio fratello, dev'essere stato anche uno dei più favorevoli ai guilty pleasures del sottoscritto: come Voglia di vincere, infatti, anche Toccato!, uscito nel corso della stessa stagione, rappresenta il classico titolo da rivincita dell'outsider, questa volta però nell'ambito dell'action e della spy story.
Anthony Edwards, che sarà Goose in Top Gun e il Dottor Green in E. R., e Linda Fiorentino portano sullo schermo uno dei film più visti della mia infanzia, senza contare che ancora oggi sogno di poter giocare al "Toccato!", sorta di versione preistorica del paintball.
KICKBOXER - IL NUOVO GUERRIERO di Marc DiSalle e David Worth
Non poteva mancare nella mia lista della vergogna - ma quale vergogna, poi!? - uno dei Capolavori interpretati dal mitico Van Damme, che finisce per battere sul filo di lana Senza esclusione di colpi: trama ridicola, perle intramontabili - "Vince piccola palma!" - ed una delle sequenze più trash della Storia - Van Damme ubriaco che stende gli sgherri tailandesi nel locale sul fiume - per un titolo assolutamente indispensabile. Goduria estrema ad ogni visione garantita.
COMMANDO di Mark L. Lester
Altro giro ed altro regalo da parte del sempre più caro 1985: personalmente ho sempre preferito Sly a Schwarzy, eppure Commando è una delle pellicole action che amo di più in assoluto. Implausibile, assurdo, involontariamente ridicolo, eppure esaltante come pochi altri film prodotti nel corso degli eighties. La vendetta dell'ex marine John Matrix e la sua ricerca della figlia con tanto di "one man war" nel finale sono il meglio che le tamarrate abbiano mai regalato ai loro fan più accaniti come il sottoscritto.
WEEKEND CON IL MORTO di Ted Kotcheff
Uno dei miei film estivi per eccellenza, vera e propria stronzatona da serata con gli amici e sbronza facile: cult totale consumato insieme a mio fratello, riesce ancora oggi a divertirmi grazie ad una manciata di gag praticamente perfette, dal padre di Richard di fronte alla sua fidanzata alle evoluzioni del morto non morto Bernie, senza contare il conflitto finale tra i due protagonisti ed il sicario, che si distingue anche per una delle frasi preferite di casa Ford: "Sambuca con ghiaccio... Minchia!"
G. I. JOE - LA NASCITA DEI COBRA di Stephen Sommers
Passato dalle parti di casa Ford come un riempitivo giocato sull'amarcord dalle aspettative bassissime, questo gioiellino della tamarraggine è diventato una sorta di instant cult sia per il sottoscritto che per Julez, che pur non conosceva i giocattoli della Hasbro che l'hanno ispirato come questo vecchio cowboy, che da piccolo passava ore a dilettarsi con le loro battaglie.Purtroppo seguito da un numero due non all'altezza, G. I. Joe - La nascita dei Cobra è uno dei migliori ritorni agli anni ottanta che abbia mai visto: assolutamente spettacolare.
CLIFFHANGER di Renny Harlin
Non poteva restare fuori da questa lista uno degli attori fordiani per eccellenza, mito del sottoscritto fin dalla più che giovane età: Sylvester Stallone.Tra i grandi successi di Paolo, cultissimo gestore della videoteca presso la quale io e mio fratello ci rifornivamo in tempi in cui internet e bluray erano praticamente fantascienza, Cliffhanger è stato senza dubbio uno dei più amati dai Ford Boys: azione serrata, momenti di crisi come quasi mai Sly era stato costretto ad affrontare ed una trama davvero ai confini della realtà.Una bomba totale.
TANGO&CASH di Andrei Konchalovskij
Non potevo che chiudere in bellezza la mia lista per nulla vergognosa con la tamarrata per eccellenza, uno dei film che più ho amato - e amo - nella mia vita: Tango&Cash, protagonista di curiosi scambi tra me e mio fratello - sempre lui - ai tempi, e di seguito con molti dei miei più cari amici - da Dembo al mio collega e nuovo inseparabile compare di citazioni Steve -, nonchè di quello che forse è stato l'ultimo dell'anno più bello della mia vita - passato da solo con Julez, tra una sambuca, un Southern Comfort, cibo, sesso ed una quasi infinita partita a Marvel: La grande alleanza sulla Playstation 2, ovviamente dopo esserci goduti questa chicca - è un film che potrei recitare, dirigere, riproporre e gustarmi in ogni momento della giornata e dell'anno, una perla assoluta del sopra le righe e del trash. Cinematograficamente inguardabile, resta uno dei pilastri più saldi della mia vita di spettatore.E non solo. Intramontabile.