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Questo telefilm firmato Showtime nasce, infatti, come remake di una serie britannica omonima ideata da Paul Abbott ma portata alla gloria da John Wells il produttore che ci ha visto lungo e ha deciso di riproporla oltreoceano.
Viene portata in scena la vita della famiglia Gallagher 6 figli che a causa dell'alcolismo del padre e dell'abbandono della madre si vedono costretti ad arrangiarsi da soli, tra truffe, imbrogli e astuzia, il tutto supervisionato dalla sorella maggiore, Fiona che si vede costretta a prendere in mano la situazione e a gestire la sua famiglia fuori dal comune. Problemi economici, sociali e sentimentali affrontati alla maniera politically incorrect che riesce a rendere comiche situazioni che nella vita reale non lo sarebbero per niente. E'chiaro, quindi, che non si tratta del classico family drama di formazione. L'ironia permeante la trama offre allo spettatore interessanti spunti di riflessione senza mai però annoiare o ricadere nell'ipocrisia del perbenismo. La sceneggiatura è da lode personaggi ben caratterizzati, dialoghi sempre vivaci e mai fini a se stessi, regia magistrale che accompagna la narrazione senza mai calcare la mano, insomma 50 minuti pieni che volano in un attimo e ti fanno desiderare di continuare a guardare la serie ad oltranza.
Frank Gallagher il "capofamiglia" che vive sulle spalle dello stato fingendo infortuni sul lavoro per riscuotere i risarcimenti delle assicurazioni, nonostante i suoi comportamenti destabilizzanti, è un personaggio che si fa amare, infatti anche se è un padre assente che ruba i soldi della spesa ai figli per andare a bere al bar, che si addormenta ubriaco in qualsiasi angolo della città e che imbroglia la gente pur di ottenere i propri tornaconti, non si può dire che non sia brillante nella sua vita sregolata, ha sempre la battuta pronta e a dirla tutta l'amore incondizionato per la moglie, nonostante questa lo abbia abbandonato per una donna, ci fa quasi provare tenerezza per questo brillo brillante (concedetemi la pessima battuta). Ciò che mi piace di più di questo telefilm è che nulla è lasciato al caso, anche i personaggi secondari sono finemente sviluppati, tant'è che mi ritrovo ad adorare la coppia di vicini di casa, Kevin e Veronica leali amici di Fiona sempre pronti ad aiutarla, così come trovo fantastica l'interpretazione di Joan Cusack sorella del più famoso John, che interpreta la sociopatica compagna di Frank. I fratelli Gallagher (no, non sto parlando del chitarrista e del frontman degli Oasis) sono l'incarnazione dei vari aspetti della società americana, oltre alla primogenita Fiona, vero caposaldo della famiglia, abbiamo il genio ribelle Lip l'adolescente gay Ian l'astuta e dolce ragazzina Debbie il turbolento e vivacissimo Carl e l'ultimo arrivato afroamericano Liam di cui rimane dubbia la paternità.
La vicenda è ambientata in un sobborgo di Chicago e i luoghi ricorrenti sono casa Gallagher, il tripudio del disordine, l'Alibi, il bar di fiducia di Frank, dove sforna le sue esilaranti trovate, e casa Jackson, la casa dove Frank si trasferisce per essere riverito dalla servizievole Sheila, mentre il filo conduttore della narrazione è la complicata storia d'amore tra Fiona e Steve un ragazzo dalla doppia vita, che darà filo da torcere alla colonna portante dei Gallagher.
In definitiva, tra ingegnosi metodi per arrivare a fine mese, storie d'amore tra adolescenti borderline, alcol, droga e sarcasmo, Shameless, ad oggi, è l'unico telefilm che racconta la vita reale "shameless" , senza indorarci la pillola, insomma una realtà nuda e cruda che non ci risparmia proprio nulla.
Conoscevate Shameless? Cosa ne pensate? Quale dei fratelli vi sta più simpatico?
Fatemelo sapere con un commento!
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