Shaqiri all’Inter: sempre più un caso

Shaq Attack non attacca più. Lo squalo svizzero stà perdendo aggressività e voglia di fare, caratteristiche queste che lo avevano contraddistinto appena arrivato all’Inter. E’ un po’ di tempo che dietro al giocatore si stanno costruendo voci di malcontento, crisi e sono tanti, forse troppi, gli opinionisti che lo etichettano come giocatore sopravvalutato (fosse andato alla Juventus, dove anche Asamoah risulta essere un campione, non staremo qui a parlare di questo). Un’ipotesi che nessuno ha ancora fatto però, è che dietro alla non buona condizione di Shaqiri si nasconda del malcontento nello spogliatoio. Diverse potrebbero essere le ragioni di questo, sta di fatto che nelle ultime prestazioni dello svizzero, entrato sempre a partita in corso, non c’è volontà degli altri giocatori di farlo partecipare all’azione. Lampante l’episodio contro il Milan, dove Icardi preferisce impappinarsi con la palla piuttosto che servire Shaqiri tutto solo davanti alla porta, in gesto che ne segue dello svizzero è frustrazione pura, come a voler dire “già gioco poco, poi se quando posso fare qualcosa di buono mi viene impedito…“.

Da questo fattore potrebbe derivare anche lo scarso entusiasmo e la non ottimale condizione fisica, ricordiamoci che mente e corpo vanno di pari passo.

Ormai, in questa stagione, è tardi per risolvere questi problemi, se mai ce ne siano, Mancini questa estate avrà il suo bel da fare, tra mercato, prime donne e giocatori da rivitalizzare. Una cosa però è certa, Xherdan Shaqiri è un ottimo giocatore che farà le fortune dell’Inter, ha 23 anni e ancora molti margini di miglioramento, la prossima stagione gli scettici avranno modo di ricredersi.