Ultimata nel maggio 2008 si trova ad un’ora di treno da Tokyo. Il progetto è dell’architetto giapponese Kotaro Ide dello studio Artechnic.
Dalla filosofia di progetto dell’architetto giapponese: “Essere in sintonia con la natura non significa arrendersi alla natura, ma coesistere con essa. E la condizione di esistenza della struttura dipende dalla sua capacità di resistere alla natura. Abbiamo dedicato grande attenzione ai parametri di comfort e prestazione della casa perché visite brevi esigono anche momenti di manutenzione ridotti”.
E ancora: “Il progetto iniziale prevedeva la realizzazione di una casa attorno ad un grande abete centrale, con una fila di pini come panorama principale. Avevamo pensato ad una struttura a conchiglia con superfici curve e tridimensionali, dove la sezione a C avrebbe circondato l’abete, e la pianta dell’edificio avrebbe avuto la forma di una J. Alcune porzioni della casa sarebbero inoltre state progettate per sostenere uno spazio a doppio volume. Tuttavia, rivisto successivamente il progetto, abbiamo optato per una struttura a conchiglia con superfici curve bidimensionali. La struttura a J prende forma dalla combinazione di due masse cilindriche ovali di dimensione diversa, tagliate dalle curve. La parte rettilinea della J, la massa più piccola, si collega alla sezione curva della J, la parte più voluminosa. La parete della parte più alta dell’edificio ovale è spessa 35 cm; la sua ampiezza aumenta gradualmente fino a raggiungere i 75 cm su entrambi i lati, per soddisfare i parametri strutturali. Le linee curve sono visibili sul bordo e la superficie curva tridimensionale compie una torsione e si mostra in parte sulle superfici tagliate. Il pavimento è sollevato di 140 cm dal suolo, con la metà inferiore della conchiglia che sporge verso l’esterno, sostenendo la terrazza che si sviluppa alla stessa altezza. Tutti gli sbocchi dei condotti dell’aria e dei tubi di scarico sono stati installati nella fascia sottostante, in modo che l’aria potesse fluire all’esterno attraverso il condotto di ventilazione della terrazza. Finestre semovibili contribuiscono a massimizzare la ventilazione naturale (non abbiamo predisposto sistemi di climatizzazione nelle parti centrali). Se ad un primo sguardo lo spazio del cilindro ovale può sembrare mal sfruttato, in realtà la sua funzionalità è ottimizzata al massimo con gli arredi sistemati tutti nella sua metà inferiore”.
Un’immagine suggestiva di un’architettura immersa nel rosso nature.
Un particolare dell’arredo interno.