Iscritto all’Ordine Nazionale dei Giornalisti e si occupa di generare contenuti, strategie di marketing e comunicazione per le aziende, specialmente quelle in ambito ICT. Da anni lavora a supporto di multinazionali proponendo iniziative e idee sempre all’avanguardia.
Professionalmente è Amministratore delegato sia della Marcomm SRL che della Delos Books s.r.l. – Da anni collabora con svariate testate editoriali provando sempre piacere nel poter entrare in contatto con nuove realtà aziendali per poterle aiutare a ottenere il meglio dalla propria comunicazione istituzionale, utilizzando tecniche di marketing tradizionale e quelle offerte dalla rete (tra queste, per esempio, i webcasting). Luigi Pachì afferma che: “Una comunicazione ben fatta, del resto, equivale a un notevole vantaggio competitivo sui propri competitor”.
Autore: Luigi Pachì
Serie: //
Edito da: Delos Book (Collana Odissea Mystery Omnibus)
Prezzo: 16,50 €
Genere: Giallo
Pagine: 444 p.
Voto:
Trama: Sherlock Holmes, la creazione letteraria di Sir Arthur Conan Doyle, fin dal suo primo racconto nel 1891 — intitolato Uno scandalo in Boemia, pubblicato su The Strand Magazine — ha saputo ipnotizzare centinaia di migliaia di appassionati in ogni paese del mondo e oggi, a distanza di oltre centoventi anni dalla sua nascita, il detective inglese della Londra vittoriana è sempre vivo nell’immaginario collettivo (aiutato anche dal cinema e dalle recenti serie tv inglesi e americane). Questa antologia è l’ultima iniziativa in ordine cronologico di Luigi Pachì a favore degli appassionati del grande detective e presenta una selezionata lista di autori nazionali che si muovono all’interno delle rigide regole del Canone sherlockiano, attraverso trame e situazioni in grado di coinvolgere anche il lettore più attento e curioso. Alcuni dei racconti qui presenti hanno vinto, nelle varie edizioni, lo Sherlock Magazine Award.
“L’obiettivo — ha circostanziato il curatore dell’antologia — è anche quello di far conoscere al grande pubblico delle librerie gli autori italiani che si cimentano in queste opere e che spesso non trovano spazio al di fuori di attività circoscritte e specializzate”.
Recensione
di Reading Mind
Devo dire che, da buona fan di Sherlock, ero molto titubante a iniziare un libro di racconti scritti da autori italiani. Insomma, Doyle è Doyle e nessuno lo può imitare, ma devo dire che la mia iniziale titubanza è stata ben presto spazzata via.
Non fatevi spaventare dalla lunghezza: il volume è bello consistente; oltre 400 pagine per un totale di 16 racconti brevi scritti da diversi autori, eppure la lettura non è pesante. E, devo dire, nella maggior parte dei casi lo Sherlock che ne risulta è credibile e assolutamente fedele al personaggio che abbiamo imparato a conoscere e amare. L’atmosfera e il linguaggio sono molto appropriati e non ho potuto fare a meno di apprezzare la maggior parte dei racconti, molti dei quali hanno ricevuto riconoscimenti importanti.
Le situazioni, le indagini e i crimini in cui Sherlock si ritrova coinvolto sono molteplici, molto diversi (c’è addirittura un sospetto lupo mannaro!) e anche le ambientazioni cambiano: Sherlock si ritroverà in Scozia e finirà anche durante una gara di atletica! Per non parlare di quando viene lui stesso ritenuto responsabile di un omicidio e si troverà a dover nascondersi e scappare. Insomma, ce n’è per tutti i gusti. E ovviamente non può mancare il fidato amico Watson, sempre al suo fianco, spesso narratore delle vicende geniali di questo investigatore ormai celeberrimo.
Nominare tutti i racconti sarebbe decisamente troppo lungo, quindi mi limiterò a citare il mio preferito, L’avventura del maratoneta italiano. L’ho trovato geniale e scritto meravigliosamente e in più prende spunto da un fatto realmente accaduto, cosa che me lo ha reso ancora più interessante. E mi è piaciuta tantissimo la rappresentazione di Sherlock in questo racconto.
Tutte le storie sarebbero degne di menzione, perché devo proprio ammettere che il livello qualitativo è alto e che la maggior parte dei racconti sono molto appassionanti, in pieno stile ‘doyliano’. Perciò sono stata felice di aver superato il mio iniziale pregiudizio e di aver continuato la lettura.Una nota a parte per la prefazione molto accurata e interessante, che ripercorre un po’ la storia di questa figura così affascinante: l’ho letta alla fine (faccio sempre così!) e mi è piaciuta tantissimo, l’ho trovata molto ben fatta!
Consigliatissimo per gli estimatori del grande investigatore e per chi lo conosce bene, ma anche per chi si diverte a leggere racconti nel più puro stile giallo.