Si apre il primo dei quattro appuntamenti con le video-interviste de LoSpazioBianco ospite alla web-tv di Sherwood Comix. Queste le interviste fatte domenica 23 giugno nel parcheggio dello Stadio Euganeo che ospita ormai da più di due settimane lo Sherwood Festival con i fumettisti ospiti in occasione del festival crossover “Slam X” organizzato dall’Agenzia X di Milano. Tre conversazioni, per vedere insieme lo spirito di Sherwood Comix, di Slam X, ma anche per indagare i retroscena del fumetto indipendente, le fasi di elaborazione delle opere dei tre ospiti: Claudio Calia, Andrea Bruno e Sara Pavan.
Con Andrea Bruno cogliamo l’occasione per indagare i passi che hanno preceduto e portato alla pubblicazione di Come le strisce che lasciano gli aerei. Andrea ci racconta come Vasco Brondi, con il quale aveva già collaborato per la copertina di un album, abbia ideato la sceneggiatura di questo fumetto edito da Coconino, pensandola già per i suoi disegni. La libertà concessa da una sceneggiatura “non professionale” ma dalla “qualità visiva molto forte” suggerisce in realtà la forza stessa di questo fumetto: per Andrea “il bello del fumetto è proprio l’idea che le due piste, il testo e le immagini, a volte si possano anche un po’ allontanare, non debbano sempre ripetere o descrivere”, esattamente come avviene in quest’opera a quattro mani. L’abile regia di Andrea, le inquadrature, i ritmi, si incontrano con le parole di Vasco Brondi senza mai sovrapporsi ad esse, lasciando invece che corrano parallele le une accanto alle altre.
La sfida di un’opera estesa e che accoglie l’uso del colore, in prevalenza quello del rosso che infuoca gli sfondi urbani su cui scorrono le vite dei tre protagonisti, ci viene allora raccontata dalle parole di Andrea Bruno in questa seconda intervista.
Abbiamo parlato di:
Come le strisce che lasciano gli aerei
Vasco Brondi, Andrea Bruno
Coconino, Music Comics, 2012
96 pagine, brossurato, colori – 16,00 €
Etichette associate:
Vasco BrondiSherwood ComixIn EvidenzaAndrea BrunoCondividi:
Seguici su: