Shiki di Fuyumi Ono
Fuyumi Ono
Fuyumi Ono è l’autrice dei cinque romanzi da cui è stato tratto prima il manga e in seguito l’anime di Shiki.
E’ nata il 24 Dicembre del 1960 a Nakatsu, prefettura di Oita, nel Kyushu. Si è laureata in studi buddisti all’università Otani di Kyoto e nel 1986 ha sposato Naoyuki Uchida, anch’egli scrittore con lo pseudonimo di Yukito Ayatsuji.
Nel 1988 ha pubblicato per la Kodansha il suo romanzo d’esordio Insonne alla Vigilia del Compleanno (バースデイ・イブは眠れない) e da allora ha proseguito nella sua carriera scrivendo romanzi a tema principalmente soprannaturale, horror e fantasy.
Altre sue opere trasposte in manga e anime sono The Twelve Kingdoms e Ghost Hunt.
I romanzi di Shiki sono stati pubblicati in Giappone da Shinchosha una prima volta nel 1998 e ristampati nel 2002. Non sono stati fino a ora tradotti in altre lingue.
Ryu Fujisaki è il disegnatore del manga tratto dai romanzi. E’ nato il 10 Marzo del 1971 a Mutsu, prefettura di Aomori nell’isola Honsou. Illustratore e mangaka è piuttosto noto soprattutto per la sue opere Hoshin Engi (Soul Hunter), di cui è stato prodotto un anime, e Wāqwāq.
Trama
La vita scorre pacifica nel piccolo villaggio di Sotoba, circondato da montagne e con un’unica strada a collegarlo all’esterno. Un luogo in cui niente sembra destinato a cambiare, fin quando dei nuovi abianti si trasferiscono nel grande palazzo fatto appositamente ricostruire in cima alla collina che sovrasta la zona. Poco dopo strane morti, all’inizio sporadiche poi sempre più frequenti, cominciano a incrinare la pacifica esistenza degli abitanti.
Dopo alcune settimane cominciano a diffondersi voci su una possibile epidemia, ma tra scetticismo e incredulità un’ipotesi diversa e ancor più inquietante sembra affacciarsi alla mente di qualcuno. Scoprire la verità e trovare un modo per affrontarla diventa l’obiettivo di alcuni dei personaggi. Impedire loro di raggiungerlo, quello di altri.
Il manga e l’anime
Manga
Titolo: Shiki (Demone cadavere)
Autore: Fuyumi Ono
Disegnatore: Ryu Fujisaki
Edito da: Shueisha, sulla rivista Jump Square
Genere: horror, soprannaturale, mistero
Volumi: 11
Voto: 9
Sito ufficiale del manga (in Giapponese): http://jumpsq.shueisha.co.jp/contents/shiki/index.html
Edito in Italia da: Star Comics
Prezzo: 4.20 €
Stato: in corso al momento della stesura di questa recensione.
Anime
Titolo: Shiki
Casa produttrice: Daume
Regista: Tetsuro Amino
Anno di trasmissione: 2010
Rete televisiva: Fuji TV
Episodi: 22
Sito ufficiale dell’anime (in Giapponese): http://www.okiagari.net
Recensione
by Cloud Orion
Yuuki Natsuno è un ragazzo abituato a vivere in città da poco trasferitosi a Sotoba con i genitori e che mal si adatta alla vita soffocante di un piccolo paese che desidera con tutto se stesso lasciare il prima possibile.
Ozaki Toshio è il medico dell’unica clinica presente, ereditata dal padre. Ha un forte senso del dovere e una buona dose di razionalità non offuscata da presunzione.
Muroi Seishin, amico di Ozaki fin da quando frequentavano la scuola, è il giovane prete del tempio del villaggio, appartenente al padre cui è destinato a succedere. E’ anche uno scrittore abbastanza noto e ha pubblicato diversi romanzi.
Sono questi i personaggi che inizialmente sembrano essere i protagonisti della storia, ma si vedrà poi come in realtà Shiki è un’opera particolare, portata avanti da personaggi importanti che però non sono mai protagonisti assoluti.
Dopo una prima parte in cui lettore viene guidato alla scoperta del mistero che circonda le morti avvenute, la trama sembra avviarsi verso la classica lotta tra il bene e il male. Quanto tale impressione possa essere imprecisa si comprende in seguito, quando le prospettive sembrano cambiare, le certezze del lettore vacillare. Che uno stesso comportamento possa essere considerato giusto o esecrabile dipende alla fine soltanto da quale parte ci si è schierati.
Shiki non è un manga leggero, è un horror che mette a nudo le debolezze, le paure, le meschinità degli uomini quando sono portati a lottare per la propria sopravvivenza. Ma non per questo nega l’esistenza di sentimenti che in alcuni spingono ad anteporre gli altri o un ideale a se stessi.
Accettare quello che sembra essere il proprio destino, rifiutarlo, tentare di sfuggirvi o scegliere di combatterlo sono scelte che tutti i personaggi si trovano prima o poi ad affrontare e la stessa scelta può avere significati opposti. Il prezzo della coerenza può significare la perdita della propria umanità o della vita.
Ipocrisia e sincerità, egoismo e altruismo non sono che gli estremi lungo i quali molteplici personaggi si posizionano, intrecciando il proprio destino a quello di altri.
Che ci si trovi a essere parte attiva o che si venga semplicemente trascinati dagli eventi, tutti i personaggi sono destinati a cambiare e alla fine del manga diventa difficile condannare o assolvere del tutto qualcuno, con soltanto rarissime eccezioni.
Il pregio maggiore di quest’opera è forse l’originalità e la chiarezza con cui porta lentamente a capire quanto luce e ombra sono entrambe aspetti di ognuno di noi e come niente possa considerarsi giusto o sbagliato in modo assoluto e definitivo.
Il tratto è particolare, con uno stile di disegno che mescola personaggi disegnati in modo realistico ad altriquasi caricaturali, passando per la via di mezzo più “tradizionale” in cui sono disegnati quelli principali. E’ uno stile che si adatta perfettamente alla storia, incisivo e in cui i movimenti disegnati sono dotati di un raro, inconsueto dinamismo che ben viene rappresentato nell’anime.
L’anime segue piuttosto fedelmente il manga con un’ottima regia in grado di portare avanti le diverse sottotrame che fino a un certo punto coesistono nella storia. La regia, ottima a mio avviso, e la scelta di alcune inquadrature sembrano trasmettere con forza e immediatezza determinati eventi o emozioni.
E’ indiscutibile però che data la svolta che prendono gli ultimi volumi l’animazione degli episodi finali ne risulti piuttosto pesante e forse, in alcuni casi, eccessivamente brutale.
Note personali
I temi sul soprannaturale sono tra quelli che prediligo e per una nuova rubrica aperta in questo periodo d’inizio Novembre Shiki mi sembrava una scelta appropriata.
E’ un titolo che reputo molto valido, con una buona caratterizzazione dei personaggi e la storia portata avanti in modo da tenere sempre alto l’interesse del lettore o spettatore, passando a seguire le vicende da un personaggio all’altro senza mai confondere.
La versione animata è, come ho detto, piuttosto fedele al manga, anche se una piccola omissione nel rapporto tra due dei personaggi altera un poco il giudizio su uno dei due.
L’animazione cruda di alcuni episodi può risultare davvero pesante, o almeno lo è stato per me che non amo le scene piene di sangue e violenza, sebbene mi renda conto che siano inevitabili in alcuni generi di storie.