Magazine Cinema

Shining (1980)

Creato il 31 luglio 2012 da Vomitoergorum @Old_Glory

Shining (1980)
Regia: Stanley Kubrick Anno: 1980 Titolo originale: The Shining Voto: 9/10 Pagina di IMDB Pagina di I Check Movies
Oltre una trentina di anni fa magari qualcuno si sarebbe chiesto che cosa sarebbe successo se si fossero incontrati Kubrick, Nicholson e King. Oggi la risposta sarebbe scontata: un capolavoro cinematografico. Pur apprezzando molto il Re, sono sicuro che un'opera come Shining sarebbe restata incompleta senza la trasposizione su pellicola e Jack Torrance non saremmo riusciti mai ad immaginarcelo così schizzato senza l'aiuto di Nicholson. In decine prima di me hanno scritto fiumi di parole, sia riguardo al film che al libro o alle differenze tra i due, ma la mia personale recensione ha il compito di dichiarare quanto mi è piaciuto e cosa mi ha colpito maggiormente. Al primo posto, non me ne voglia il maestro Kubrick, c'è l'interpretazione di un mostro sacro che ti proietta nella follia di un dramma famigliare. Nicholson è talmente in alto che ogni altro personaggio risulta decisamente minuscolo al suo cospetto. La Duvall pare più una parodia dei classici horror che una credibile ed affranta moglie devastata dal terrore, ed il piccolo Danny Lloyd è sì terribile quando interagisce con la sua doppia personalità, ma ugualmente offuscato dal padre. Poi abbiamo il plot narrativo, in cui il tempo subisce un'accelerazione visibile nella suddivisione in capitoli: mesi, giorni, ore. Un collasso precipitoso verso il disastro psicologico. Tutta la ricostruzione e l'ambientazione labirintica, con colori accesi e monocromatici (l il verde o il rosso all'interno dei bagni), sono qualcosa di più rispetto ad un semplice albergo, tanto vasto quanto desolato. Sequenze storiche come il bambino sul triciclo o le gemelline che appaio all'improvviso sono forti ed adrenaliniche tanto quanto Jack che spacca la porta del bagno ad asciate o la scoperta di Wendy relativamente al libro mai scritto del marito. Qui tra l'altro nella versione bluray non compare la frase in italiano Il mattino ha l'oro in bocca, ma quella originale inglese All work and no play makes Jack a dull boy. Peccato. Se dovessi scegliere tra libro e film, punterei tutto su quest'ultimo visto che è veramente completo sotto ogni punto di vista. Il paranormale ed il fantastico sono accentuati maggiormente così come la psicologia dei pochi personaggi presenti, con una sottolineatura più marcata su Jack Torrance. 
 La versione bluray, nonostante alcune scelte di non utilizzare la versione localizzata in italiano, presenta una qualità video eccezionale. Non solo nella staticità dell'Overlook Hotel e nei suoi colori accesi, ma anche nel dinamismo della fuga all'interno del labirinto dove ombre ed il bianco della neve si alternano senza artefatti di alcun genere. Nitidezza e definizione non danno l'idea che la pellicola sia così vecchia. L'audio italiano è un sufficiente e per niente sorprendente Dolby Digital 5.1 che se da una parte non entusiasma dall'altra fa cadere l'occhio (l'orecchio) sulle musiche sempre di derivazione centrale ed acutissime. Le voci, soprattutto quelle del colloquio iniziale o del dialogo tra Jack e Grady, risultano basse e sporcate rispetto alla colonna sonora o ai rumori. Gli extra sono interessanti, non troppo corposi, ma neanche minimi (tra parentsi la durata in minuti): - Commenti di Garret Brown e John Baxter - Documentario Vision of Overlook Hotel: la creazione di un mondo terribile (33) - Il potere nelle immagini di SK (17) - Dietro le quinte + commento opzionale di Vivianne Kubrick (34) - Inserto musicale di Wendy Carlos (7)


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :